Inizia la nuova stagione di pesca al tonno rosso
Il via libera arriva da Bruxelles. Fino al 24 giugno i pescatori potranno tornare in acqua a pescare questa specie pregiata. Ma la sua carne finirà sulle tavole giapponesi
Il via libera arriva da Bruxelles. Fino al 24 giugno i pescatori potranno tornare in acqua a pescare questa specie pregiata. Ma la sua carne finirà sulle tavole giapponesi
Si è aperta ufficialmente la stagione di pesca al tonno rosso 2016. Fino al 24 giugno i pescatori italiani potranno tornare in acqua a pescare il preziosissimo esemplare di tonno rosso che in questi ultimi anni è tornato a popolare i nostri mari. Il via libera viene direttamente da Bruxelles e per il secondo anno consecutivo le tonnare italiane vedranno aumentare del 20% le loro quote complessive di tonno rosso (gliene spettano 2.752,56 tonnellate contro le 2.302,8 del 2015).
Bruxelles comunque fa sapere che per tutto il periodo di pesca i controlli verranno mantenuti alti, anche grazie ad un nuovo strumento elettronico di tracciabilità. Per l’Europa, infatti, è motivo di orgoglio il fatto che, dopo anni di eccessivo sfruttamento in cui si è rischiato di perdere una specie pregiata come questa, il tonno rosso sia finalmente tornato a ripopolare il nostro mare. Il commissario alla pesca, Karmenu Vella, ha sottolineato che gli sforzi del passato hanno permesso ora al settore di beneficiare in tre campagne (2015-2017) di un aumento globale del 60% (20% per campagna) delle loro quote di pesca.
Ma non è tutto oro quel che luccica: se i pescatori italiani, infatti, possono essere contenti di tornare a pescare il tonno rosso, un po’ meno soddisfatti saranno i consumatori. Una volta pescato, infatti, il tonno rosso anziché finire sulle nostre tavole viene surgelato e venduto a Tokyo dove i ristoranti sono disposti a pagare delle vere e proprie fortune pur di averlo. Uno scambio decisamente impari se si considera che proprio dal Sol Levante invece proviene gran parte del pesce che arriva in Italia, di scarsa qualità. É il caso del tonno pinne gialle, che arriva in Europa sotto forma di scatolette. A questo proposito recentemente Liguria Nautica ha condotto un’approfondita inchiesta per far sapere esattamente che tipo di pesce è quello che finisce nei nostri piatti.
Chiara Biffoni
Argomenti: Pesca