Pesca alla spigola: conosciamo la regina dell’inverno
L'inverno è il loro mese, la spigola è un cacciatore micidiale ma difficile, bisogna trovare le condizioni giuste per insidiarla
L'inverno è il loro mese, la spigola è un cacciatore micidiale ma difficile, bisogna trovare le condizioni giuste per insidiarla
La chiamano la regina dell’inverno, e in effetti è in questo periodo che la spigola caccia in maniera più frequente e attiva e può darci molte soddisfazioni. Andiamo a vedere allora le abitudini, le tecniche di pesca e le esche per insidiare questo magnifico predatore.
La spigola: identikit di una specie
Spigola, branzino, lupo di mare, sea bass: sono molte le denominazioni con le quali viene chiamata. La spigola è un pesce, un predatore, piuttosto diffuso in Mediterraneo. Scientificamente viene denominato come Dicentrarchus Labrax, con ottima diffusione in Mediterraneo ma anche in Atlantico dalla Norvegia al Senegal.
Le sue abitudini alimentari la spingono a frequentare assiduamente le zone portuali, i pontili gallegianti, le scogliere, le foci dei fiumi. Qui la spigola trova ciò di cui si nutre: piccoli pesci, in preferenza cefali e minutaglia varia. I momenti migliori per insdiarla sono l’alba, il tramonto e le ore notturne, ovvero i momenti in cui la spigola è in attività.
Le tecniche e le esche per la spigola
In assoluto la tecnica più divertente, ma anche la più difficile, per isidiare la spigola è lo spinning. Una canna con azione 10-40 g o poco più può essere sufficiente per vivere un selvaggio combattimento all’ultimo respiro. Come esca vanno benissimo i minnow, soprattutto quelli che al loro interno hanno degli stimolatori sonori. In alternativa i siliconici possono essere molto efficaci.
Per chi voglia sperimentare tecniche alternative, il surfcasting con mare in movimento utilizzando come esca grossi bibi, americani o arenicola, o anche il cefalo vivo con la teleferica.
Per i super tecnici, la pesca all’inglese con gallegiante e terminali ultra sottili, dello 0.12-0.14, utilizzando come esca il bigattino o, meglio, il gamberetto foraneo vivo.
Le condizioni migliori
In assoluto le condizioni meteo migliori per insidiare la spigola sono quelle a cavallo di una bassa pressione: subito dopo e subito prima, sia per provare dentro i porti sia dalla spiaggia o dalla scogliera. Per provare fuori dai porti è molto importante che il mare sia in movimento, possibilmente con schiuma negli ultimi metri prima della battigia o con frangenti sulla scogliera. La spigola sarà in agguato nella schiuma, e la visibilità ridotta per il mare in movimento la aiuterà ad essere meno sospettosa.
Rilasciare il pesce, a volte un dovere
Pescare è meraviglioso, ma non dimentichiamo mai di rispettare la natura e i suoi equilibri. La spigola è un pesce magro, ed è piuttosto facile capire quando è piena di uova. Poco avanti il foro anale, è facile individuare un netto rigonfiamento: è il segnale che il pesce ha le uova in pancia, il rilascio è obbligatorio.
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