SPECIALE PESCA – Tutti pazzi per il beach ledgering, FOTO
Da qualche stagione, in alternativa al surfcasting, tanti appassionati si sono cimentati nella tecnica del beach ledgering, che dal surf si differenzia solamente per il tipo di attrezzatura e per una maggiore semplicità di esecuzione
Da qualche stagione, in alternativa al surfcasting, tanti appassionati si sono cimentati nella tecnica del beach ledgering, che dal surf si differenzia solamente per il tipo di attrezzatura e per una maggiore semplicità di esecuzione
La parte finale dell’estate è un ottimo momento per tentare la pesca dalla spiaggia, magari subito dopo il passaggio di una delle tipiche e veloci depressioni che interessano questo periodo. Da qualche stagione, in alternativa al surfcasting, tanti appassionati si sono cimentati nella tecnica del beach ledgering, che dal surf si differenzia solamente per il tipo di attrezzatura e per una maggiore semplicità di esecuzione.
Chi l’ha detto che per divertirsi sia necessario per forza lanciare a 100-120 metri? Con qualche consiglio, l’attrezzatura giusta, e uno spot buono, sarà possibile realizzare ottimi carnieri.
Tecnica e attrezzatura
Per quanto riguarda le canne da pesca si può decidere di pescare con una coppia 50-100 gr e 60-120 gr. Canne più leggere rispetto a quelle utilizzate nel surfcasting, perfette per lanciare piombi dai 60 agli 80 grammi con una gittata che, se ben eseguita, può superare tranquillamente i 70 metri di lancio. Per il filo in bobina affidatevi a un buon 0,20 al quale andranno collegati alla fine una quindicina di metri di 0.50 come shock leader. Il finale che consigliamo ai meno esperti è quello che vi mostriamo in foto, il long arm, semplicissimo da realizzare e catturante per la maggior parte dei pesci che andremo a insidiare.
Gli spot, le prede, le esche
Per eseguire al meglio questa tecnica è necessario pescare da una spiaggia il cui fondale inizia a degradare velocemente, altrimenti i nostri lanci sotto i 100 metri finiranno in una zona dove solo i granchi o i piccoli pesci si interesseranno alle nostre esche. Le condizioni ideali per pescare con la nostra attrezzatura leggera saranno quelle con mare totalmente calmo o con pochissima onda in scaduta, con moto ondoso superiore bisogna affidarsi all’attrezzatura vera e propria da surfcasting.
Le prede sono quelle tipiche che si insidiano dalle spiagge: orate, mormore, saraghi, sauri, qualche volta le spigole e nel periodo da primavera a estate le splendide lecce stella. Come esca si possono alternare tutti i vermi di sangue: coreano, americano, arenicola, muriddu. Se si ha certezza della presenza di lecce e spigole si può provare con il bigattino o in alternativa con il filetto di sarda. All’occorrenza il piombo può essere sostituito da un pasturatore piombato, soprattutto nelle serata di generale apatia del pesce, dove caricheremo un misto di pan grattato, olio di acciughe, formaggio e bigattini. I momenti migliori per provare questa tecnica sono l’alba, il tramonto e le ore notturne soprattutto in presenza della marea in salita.
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