A cura di Ilaria Ugolini

Ansaldo e la tradizione cantieristica genovese

La nascita di Ansaldo e della sua attività cantieristica navale raccontata dalle fotografie di Fondazione Ansaldo

Ansaldo e la tradizione cantieristica genovese
A cura di Ilaria Ugolini

Ansaldo e la tradizione cantieristica genovese

La nascita di Ansaldo e della sua attività cantieristica navale raccontata dalle fotografie di Fondazione Ansaldo

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Genova vanta una lunga tradizione nella grande cantieristica grazie anche a realtà come Ansaldo, che nacque nel 1853 con il nome di Gio Ansaldo & Co, per volontà di un gruppo di soci fondatori, tra cui l’ingegnere meccanico e docente universitario Giovanni Ansaldo, il banchiere Carlo Bombrini, il finanziere Giacomo Filippo Penco e l’armatore Raffaele Rubattino.

Inizialmente Ansaldo non produceva navi bensì locomotive a vapore e materiale per rotabili. La società nacque sulle macerie dello stabilimento della Taylor & Prandi, dove oggi sorge il centro commerciale La Fiumara di Genova. Iniziò la produzione di apparati motori e nel 1866 venne costruito il motore per la “Regio Avviso Vedetta”, la prima nave costruita con scafo in ferro. Si trattava di un motore da 661 cavalli che all’epoca era uno dei più potenti al mondo.

Successivamente si iniziarono a produrre le prime componenti destinate al comparto navale e negli anni ‘70 del 1800 Ansaldo iniziò a produrre piccole imbarcazioni, costruendone anche lo scafo. Verso la fine dell’Ottocento ebbe così ufficialmente l’inizio la cantieristica navale Ansaldo

Nel 1886 acquistò i cantieri Cadenaccio a Sestri Ponente, dove trasferì il suo stabilimento meccanico inaugurando così la stagione delle navi a vapore con gli scafi in ferro. Gli scafi venivano varati a nudo prima nel Cantiere Navale di Sestri Ponente e successivamente allestiti nell’officina allestimento navi che si trovava nella zona del porto.

Nel 1902, quando il controllo dell’azienda passò a Ferdinando Maria Perrone, l’attività cantieristica venne orientata alla produzione militare. Vennero costruiti gli incrociatori corazzati classe “Garibaldi” venduti ad Argentina, Giappone e Spagna. La nave spagnola venne battezzata Cristobal Colon (1900), le quattro unità argentine vennero chiamate Garibaldi, San Martin, Belgrano e Pueyrredon e le due unità giapponesi vennero battezzate Kasuga e Nisshin.

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