Russell Arundel era un importante uomo d’affari di New York ma la sua vera passione era la pesca dei tonni, così quella volta in cui navigando sulla sua imbarcazione si imbatté in quella piccola isoletta tra le centinaia che costituiscono l’arcipelago artico canadese, i cui mari erano ricchissimi dell’ambita preda, gli sembrò di aver trovato il paradiso in terra. Un paradiso, scoprì nei giorni successivi, che il Canada aveva messo in vendita per poche centinaia di dollari. 

Russell non ci pensò un attimo e la acquistò con lo scopo di farne una base di pesca per lui e per i suoi amici pescatori. Il resto è tutta colpa del.. rum! Già. Doveva averci dato dentro parecchio quella notte che saltò sul tavolo del bar e, di fronte ad altri gaudenti alcolisti come lui, si proclamò principe dell’isola dei tonni, offrendo a destra e a manca titoli nobiliari di conte, duca e barone della suddetta isola. 

“Nei giorni successivi la cosa deve essermi sfuggita di mano – dichiarerà poi – perché cominciammo a scrivere la Costituzione del Regno dei Tonni e finimmo per prenderci sul serio”. A prenderli sul serio fu anche l’Urss – erano gli anni della Guerra Fredda – che si scagliò contro il giovane regno. Ma Russell non era uno che si faceva prendere dal panico e rispose dichiarando formalmente guerra all’Unione Sovietica. Il resto? Beh, il resto è leggenda!