Ep. 4 – Il designer di superyacht Luca Dini: “Sono partito da zero, nella camera di casa mia. Ora siamo in 60”
Dini: "Lo yacht del cuore è un Admiral di 54 metri. Abbiamo chiamato 15 artisti che hanno realizzato le loro opere a bordo dello yacht"
Ep. 4 – Il designer di superyacht Luca Dini: “Sono partito da zero, nella camera di casa mia. Ora siamo in 60”
Dini: "Lo yacht del cuore è un Admiral di 54 metri. Abbiamo chiamato 15 artisti che hanno realizzato le loro opere a bordo dello yacht"
Continuano gli appuntamenti con il podcast di Daily Nautica “Giro di Boa”. Protagonista della quarta puntata è il designer Luca Dini che dal ‘97 ad oggi ha firmato con il suo studio 85 superyacht e altri 17 sono in costruzione.
Luca Dini da bambino sognava di diventare un giornalista sportivo, poi la folgorazione: “Era il 1983 – ricorda – in quel periodo la mia famiglia abitava a Livorno e proprio lì capitò il più grande yacht del mondo a quell’epoca, che era il Nabila di Kashoggi, per delle riparazioni. Faceva ombra su mezzo lungomare. Era proprio vicino al porto, dove passavo per andare a scuola. Rimasi un paio d’ore a vedere quest’oggetto che per me era fantascienza. Quando lo vidi provai una sana invidia per chi aveva pensato quell’oggetto. Da lì è cominciato un tarlo nella testa”.
Luca Dini: un professionista con “la testa sulle spalle”
Luca Dini, pur essendo un grande designer riconosciuto in tutto il mondo, è rimasto un professionista con i piedi ben piantati per terra. Una foto fissa sulla sua scrivania serve sempre a ricordargli da dove ha iniziato.
“Non avevo sponsor – spiega – e ho perso mio padre che avevo 17 anni. Non mi sono mai laureato, non ho potuto finire perché purtroppo dovevo sostenere la mia famiglia. Quando decisi di aprire lo studio, lo aprii in camera mia, a casa di mia mia madre che mi faceva da segretaria. Avevo una bella macchina, l’ho venduta, mi sono comprato una Twingo e andavo in giro nei cantieri. Ho la foto sulla scrivania del mio tavolo da disegno con il letto di mio fratello dietro, perché non voglio mai scordarmela questa cosa”.
“Ho venduto la macchina – ricorda l’affermato designer – perché non avevo i soldi per comprarmi il tavolo da disegno. Andavo in giro senza aria condizionata e facevo i chilometri che dovevo fare. Sarò stato particolarmente fortunato, però non ero nessuno, non avevo una lira, non avevo sponsor ma mi sono fatto un gran mazzo. Oggi in questo studio siamo quasi 60 persone”.
Luca Dini: lo yacht del cuore
Il primo yacht rimasto nel cuore del famoso yacht designer è il Sea force one, un Admiral di 54 metri, arricchito con innumerevoli opere d’arte realizzate da 15 artisti internazionali appositamente per essere collocate all’interno dell’imbarcazione. “Sono state realizzate – rivela Dini – a bordo dello yacht. È stata fatta per un fighissimo giovane armatore italiano, che mi dette la possibilità di farla insieme. È stato il primo yacht con a bordo praticamente un’esposizione di arte moderna”.
Ascoltate l’intervista completa a Luca Dini sui nostri canali podcast!
Il podcast “Giro di Boa” è realizzato con il supporto di Pantaenius, società leader in Europa nel settore delle assicurazioni per yachts.
Argomenti: Daily Nautica