Stuart Hill non era un marinaio. Per tutta la vita aveva lavorato come metalmeccanico in una fabbrica dell’Essex. Una volta arrivato alla pensione, decide di fare qualcosa di grande, qualcosa che dia un senso alla sua esistenza: circumnavigare in solitaria la Gran Bretagna. Ma, come abbiamo detto, Stuart non era un marinaio e non possedeva neppure una barca.

Un’amico però gli procura un gommone e un altro amico gli regala una vela da windsurf. Stuart mette tutto insieme e… salpa, scegliendo il peggior giorno possibile, in cui tutta la costa era battuta da un terrificante maestrale. La Guardia Costiera lo salva ma non sa ancora che questi sarà il primo di una lunghissima serie di interventi, elicotteri compresi. Stuart Hill diventa così Capitan Calamity, il peggior incubo dei guardiacoste inglesi.

L’ultimo naufragio lo farà schiantandosi contro un’isola delle Shetland e lì, una volta rimasto a piedi, scopre che c’è un’isola disabitata chiamata Forvik che non era stata inclusa negli accordi sulla proprietà dell’arcipelago tra il re Giacomo IlI di Scozia e il suo collega re Cristiano I di Danimarca e di Norvegia. Un’isola dimenticata dalla storia che aspetta solo che lui, Stuart Hill, ne proclami l’indipendenza. Purtroppo il governo di Sua Maestà Britannica avrà qualcosa da ridire!