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Ep. 7 – Gianfranco Meggiorin (Navimeteo) a “Giro di boa”: “Oggi previsioni sempre più precise ma la tecnologia non basta”

Gianfranco Meggiorin (presidente e fondatore di Navimeteo): "Nel nostro lavoro la conoscenza diretta dei fenomeni resta fondamentale"

Ep. 7 – Gianfranco Meggiorin (Navimeteo) a “Giro di boa”: “Oggi previsioni sempre più precise ma la tecnologia non basta”

Ep. 7 – Gianfranco Meggiorin (Navimeteo) a “Giro di boa”: “Oggi previsioni sempre più precise ma la tecnologia non basta”

Gianfranco Meggiorin (presidente e fondatore di Navimeteo): "Nel nostro lavoro la conoscenza diretta dei fenomeni resta fondamentale"

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Siamo giunti al settimo appuntamento con i grandi personaggi della nautica e del mare protagonisti del podcast di DN “Giro di Boa“. A raccontarsi ai nostri microfoni questa volta è Gianfranco Meggiorin, presidente e fondatore di Navimeteo, una bella storia d’impresa che, come sottolinea lo stesso Meggiorin, parte da molto lontano.

Navigavo – spiega Meggiorin a Daily Nautica – e sentivo la necessità di saperne di più sul tempo e sul mare. Andai in Francia in un centro operativo. Lì feci la mia esperienza in quest’ambito che poi trasferii in Italia, nel 1990, attraverso l’osservatorio di Portofino. Nel 2000 nacque Navimeteo e oggi diamo supporto a comandanti e marittimi in tutto il mondo. Siamo a bordo delle navi da crociera, di numerosi yacht, di imbarcazioni da diporto che fanno prevalentemente le rotte dell’altura, ma seguiamo anche porti, marina e rimorchiatori. Il nostro mondo è il meteo specializzato sul mare”.

Un’amore nato da ragazzo, quando il fondatore di Navimeteo iniziò ad appassionarsi per la prima volta alla vela. Ciò gli permise di comprendere la grande importanza della meteorologia. “A quei tempi – ricorda – non c’era il Gps o internet. Tutto si basava sulla capacità di osservare il tempo e di ascoltare i bollettini meteo marini”.

Un lavoro pieno di soddisfazioni!

Sono state tante le situazioni in cui Gianfranco Meggiorin e il suo team  hanno avuto riprova dell’importanza del proprio ruolo. Una su tutte, l’affondamento di un catamarano in mezzo all’oceano Atlantico. “Tramite un geo localizzatore – racconta il fondatore di Navimeteo – abbiamo avuto la possibilità di rimanere in contatto con questa unità. Quando ha lanciato il messaggio di soccorso che è stato raccolto dalla Guardia Costiera americana e anche dal centro della Guardia Costiera italiana, noi sapevamo esattamente dove si trovava grazie alla tecnologia e abbiamo potuto supportare i soccorsi. L’equipaggio è stato salvato grazie ad una nave finlandese che transitava nel nord Atlantico”.

Secondo il presidente di Navimeteo, sono diversi gli elementi che è fondamentale conoscere per comprendere al meglio la situazione metereologica in mare e lungo la propria rotta. Ma quanto tempo prima una previsione può ritenersi attendibile?

“A livello professionale – risponde Meggiorin- nonostante oggi ci siano anche dei modelli stagionali o modelli a 10, 12 giorni, una previsione credibile, indicativa, può essere ristretta a cinque giorni. Questo è lo standard che è stato scelto dalla maggior parte delle navi professionali. Ogni giorno questo bollettino viene aggiornato e attualizzato”.

Rispetto delle fonti istituzionali, tecnologia e rapporto umano

Una tra le prime cose che Gianfranco Meggiorin ha appreso nel suo mestiere è stato il rispetto delle fonti istituzionali, perché “nessun centro privato al mondo – afferma – potrebbe operare senza l’insostituibile apporto dei dati provenienti dai centri nazionali”. Un altro insegnamento che non smette di ricordare è la frase: “La cosa più moderna sono due persone che si parlano. Perché oggi, nonostante le tecnologie, resta fondamentale la comunicazione”. Nella rotta del futuro, tra tecnologie innovative e moderni sistemi di comunicazione, il “fattore umano” resterà comunque centrale.

Ascolta l’intervista completa sui nostri canali podcast.

Il podcast “Giro di Boa” è realizzato con il supporto di Pantaenius, società leader in Europa nel settore delle assicurazioni per yachts.

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