L’importanza della rotta di spostamento delle depressioni

Quando una depressione si approfondisce sul Mediterraneo, per capire l’evoluzione del tempo sulle diverse zone di mare è fondamentale cercare di interpretare come il sistema evolverà con l’aiuto delle carte sinottiche

L’importanza della rotta di spostamento delle depressioni

L’importanza della rotta di spostamento delle depressioni

Quando una depressione si approfondisce sul Mediterraneo, per capire l’evoluzione del tempo sulle diverse zone di mare è fondamentale cercare di interpretare come il sistema evolverà con l’aiuto delle carte sinottiche

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Quando una depressione si approfondisce sul Mediterraneo, per capire l’evoluzione del tempo sulle diverse zone di mare, è fondamentale cercare di interpretare come il sistema evolverà con l’aiuto delle carte sinottiche. Ci sono semplici considerazioni da fare che possono rivelarsi utilissime per meglio inquadrare le previsioni meteo diffuse dai bollettini del mare. In queste righe ci sono alcune considerazioni importanti su alcuni eventi meteorologici che hanno interessato i mari e le coste della nostra Penisola e del Mediterraneo.

La torre del porto di Chiavari

Le depressioni di origine atlantica

Si tratta di vortici depressionari che si estendono per diverse centinaia o alcune migliaia di miglia e che si spostano prevalentemente da ovest verso est/nord-est attraverso l’oceano. La profondità del minimo depressionario, attorno al quale i venti ruotano in senso antiorario nell’emisfero nord, e il gradiente barico, tanto maggiore quanto più vicine sono le isobare, consentono di individuare il flusso dominante dei venti e il movimento dei fronti associati al sistema.

Il più delle volte il vortice transita sul Nord Europa e sulle Isole Britanniche e il Mediterraneo risulta interessato dalla “saccatura“, ovvero dal settore più meridionale della depressione e relativi fronti. È la condizione tipica dei flussi di Libeccio generalizzato e del moto ondoso che impatta sulle coste occidentali della Penisola. Queste situazioni sono tipiche delle stagioni di transizione, specie in autunno, e sono ben “fotografate” dai modelli e conseguentemente descritte dalle previsioni. Possono talvolta transitare molto lentamente, determinando mare formato per alcuni giorni.

L’estesa saccatura mediterranea al transito di una depressione di origine atlantica

Le depressioni mediterranee a carattere orografico

Sono interessantissime dal punto di vista meteorologico poiché caratteristiche del nostro Mediterraneo. Si approfondiscono e si intensificano soprattutto a causa degli effetti determinati dai rilievi montuosi che si elevano sulle terre mediterranee. I Pirenei, le Alpi, gli Appennini e le montagne della Corsica e della Sardegna creano, rispetto al flusso dominante dei venti, delle depressioni cosiddette di “sottovento“.

La più caratteristica, studiata dai meteorologi di ogni luogo, è denominata “ciclogenesidel Golfo di Genova, dove il vento, in un raggio di appena un centinaio di miglia, può disporsi e soffiare vorticosamente da una direzione diversa in ognuno dei quadranti. In funzione della profondità della depressione e del gradiente, la forza dei venti può raggiungere intensità di burrasca forte. Solitamente questa depressione, accompagnata da flussi di Maestrale sul Golfo del Leone, si sposta poi verso est/sud-est colmandosi (ovvero la pressione tende a risalire) e attenuandosi.

Caratteristico “minimo” depressionario centrato nel Golfo di Genova. Ciclogenesi

La strana “rotta” delle depressioni mediterranee

Per una volta ci terrei a richiamare la vostra attenzione non tanto sui numerosi tipi di depressioni mediterranee, che sappiamo essere più o meno profonde e intense, ma soprattutto sulla loro direzione di spostamento. Avrete certo notato che molti degli eventi con condizioni meteo marine avverse, come mareggiate e intense precipitazioni, sono riconducibili a depressioni che si sono approfondite muovendosi da sud verso nord.

La depressione di origine africana in “risalita” sul Mediterraneo

Chi volesse analizzare le situazioni sinottiche potrà attingere alle carte d’archivio del MetOffice, selezionando la data di interesse. Ad esempio, lo potrà fare con la violenta tempesta Vaia del 2018 o con i più recenti e disastrosi fenomeni di quest’anno. Lavorando da tanti anni nel settore meteo marino, questa direzione sud-nord, che a questo punto non possiamo definire inconsueta, sembra apparire come una “via” seguita più di frequente e spesso foriera di un marcato peggioramento.

In definitiva, credo sia molto importante per chi naviga non accontentarsi di consultare i modelli su scala locale ma cercare di capire meglio la situazione generale con il prezioso aiuto delle carte meteo sinottiche. Navimeteo coordina una serie di corsi meteo pratici per i naviganti e gli operatori dell’industria marittima in collaborazione con i principali centri di formazione nautica, quali l’Accademia della Marina Mercantile, La Belle Classe Academy dello Yacht Club Monaco e altri.

Per informazioni: info@navimeteo.com.

Il team di Navimeteo al lavoro

Gianfranco Meggiorin

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