A cura di Giuseppe Orrù

In “Romanzo di un naufragio” le voci della Costa Concordia dieci anni dopo

Pablo Trincia è l’autore di “Romanzo di un naufragio”, il libro che dieci anni dopo raccoglie le voci della tragedia della Costa Concordia, naufragata all’Isola del Giglio

In “Romanzo di un naufragio” le voci della Costa Concordia dieci anni dopo
A cura di Giuseppe Orrù

In “Romanzo di un naufragio” le voci della Costa Concordia dieci anni dopo

Pablo Trincia è l’autore di “Romanzo di un naufragio”, il libro che dieci anni dopo raccoglie le voci della tragedia della Costa Concordia, naufragata all’Isola del Giglio

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Romanzo di un naufragio” è uno dei tanti volumi dedicati alla tragedia della Costa Concordia. A scriverlo è un grande narratore, Pablo Trincia, l’autore del best seller “Veleno”, che, un secolo esatto dopo l’affondamento del Titanic, racconta la vicenda della Costa Concordia, l’ammiraglia della flotta di Costa Crociere che stava percorrendo il Mediterraneo in senso antiorario quando avvenne il terribile incidente.

Con “Romanzo di un naufragio” (256 pagine, 17,50 euro), pubblicato da Einaudi, Trincia ci riporta a quella sera, tra i saloni in festa della nave che solcava le acque del Mediterraneo, da dove inizia il viaggio che porta fino all’inchiesta giudiziaria che ha visto il comandante Francesco Schettino condannato a 16 anni.

A bordo più di 4 mila persone di 64 nazionalità diverse. Ci sono coppie in viaggio di nozze, famiglie riunite per una ricorrenza, persino un gruppo di parrucchieri che deve partecipare ad un reality. E oltre mille membri dell’equipaggio, molti dei quali provenienti da Paesi poveri e lontani.

La sera del 13 gennaio 2012, quella in cui la Concordia urta gli scogli vicino all’isola del Giglio, finendo sotto gli occhi del mondo intero, ha segnato le esistenze di tutti loro. Pablo Trincia racconta lo splendore del divertimento a bordo e il trauma dell’impatto, lo smarrimento e la lotta per la sopravvivenza.

Conflitti e alleanze generati da una tragedia ricostruita attraverso testimonianze uniche, come quella dei sommozzatori che si sono addentrati nei vani spettrali della nave, trovando un universo sommerso di valigie, scarpe, lenzuola e corpi. Come quella degli abitanti del Giglio, che hanno visto una folla di disperati riversarsi sul loro piccolo molo e, per accoglierla, hanno aperto senza esitazione le porte delle proprie case.

Trincia ha dedicato anche un podcast al naufragio della Costa Concordia (disponibile su Spotify) dal titolo “Il dito di Dio. Voci dalla Concordia”, oltre a questo libro che, con garbo, documentazione e non poche emozioni, ripercorre quanto successo da quella notte in avanti. Il racconto avviene solo dopo l’attento studio degli atti processuali, la consultazione di ore di materiale audiovisivo e grazie alle interviste a sopravvissuti, testimoni e soccorritori.

“La balena d’acciaio – recita un passo del libro – dentro la quale camminavano, si stava deformando e sembrava potesse collassare da un momento all’altro. Ogni ora che passava si assestava di qualche centimetro, come per ricordare a tutti che era ancora viva. Tuttavia le operazioni non potevano fermarsi, i sommozzatori dovevano spingersi sempre più dentro e scendere sempre più a fondo. Avevano i nervi tesi, le mascelle serrate, il cuore a mille, gli occhi pronti a individuare in ogni momento una via di fuga. Più avanzavano, più sapevano che scappare da lì avrebbe richiesto minuti interminabili. Un tempo che nessuno avrebbe avuto”.

La copertina del libro

Romanzo di un naufragio

di Pablo Trincia

Giulio Einaudi Editore, Torino, 2022

Pagine: 256

Prezzo: 17,50 euro.

 

Giuseppe Orrù

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