A cura di Chiara Biffoni

Ingredienti in cambusa

Ingredienti in cambusa: ecco quindi un pratico e utile vademecum

Ingredienti in cambusa
A cura di Chiara Biffoni

Ingredienti in cambusa

Ingredienti in cambusa: ecco quindi un pratico e utile vademecum

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In barca, si sa, esistono due nemici: il freddo e la fame. Per fortuna dal primo d’estate non dobbiamo difenderci, mentre mangiar bene in barca è sempre fondamentale! Vi diamo qualche consiglio per preparare al meglio la cambusa di bordo, per essere pronti a cucinare pranzi facili e veloci per quando si naviga e cenette al lume di candela per quando sarete in qualche rada deserta!
La preparazione della cambusa è uno dei  passi fondamentali per iniziare, nel modo migliore, una vacanza in barca. Quando saremo in una rada deserta di qualche isola greca e la mattina ci sveglieremo senza più un cucchiaino di caffè, penseremo con triste disappunto che avremmo fatto meglio a pensare per tempo a preparare la cambusa di bordo.
Ecco quindi un pratico e utile vademecum.

Fondamentale, prima di partire con un equipaggio eterogenio da un punto di vista mangereccio, è far circolare una lista suddivisa fra COLAZIONE, PRANZO, CENA, MERENDA/APERO’. Sotto ogni voce mettete i vari ingredienti “base”, che possano soddisfare i gusti di tutti, ad esempio:  “MARMELLATA, MIELE, NUTELLA” e con una crocetta ognuno barra quello che desidera.

A parte, preparate un’ltra breve lista degli ingredienti fondamentali, che potrebbero essere:
-ACQUA (almeno 2 litri d’acqua al giorno a persona)
– ZUCCHERO
– SALE
– CAFFE’
– OLIO
– ACETO
– CRACKER SECCHI
– ERBETTE SECCHE

e un’altra ancora coi prodotti “base”:

– SCOTTEX
– TOVAGLIOLI
– CARTA IGIENICA
– SPUGNETTE
– DETERSIVI
– SAPONE

Altrettanto utile è predisporre, meglio se di concerto con tutto l’equipaggio, delle ricette di massima per ogni pasto. Nella pratica: se state in mare 4 giorni, avrete 8 pasti principali. Se siete in 5 persone d’equipaggio, e per tre sere avete deciso di mangiare pasta, dovete contare 100 gr per persona X 5 persone = 500 g X 3 = 1,5 kg. In questo modo, eviterete di comprare 10 kg di pasta che poi non saprete come e dove stivare.

Altro accorgimento lungimirante è accertarsi che nessuno soffra d’intolleranze, allergie o stia seguendo una dieta particolare: non sarebbe simpatico per un vegetariano avere il frigo stipato unicamente di affettati e salamini.

Se pensate di stare in mare per più giorni senza scendere a terra, premunitevi di cibi freschi che abbiano una lunga conservazione. Per quanto riguarda frutta e verdura comprate quella più “verde”, così maturerà in barca giorno dopo giorno. Per il pane, invece, sceglietene dei tipi che si conservano a lungo, come il pane di Altamura oppure il toscano senza sale (restano morbidi per circa una settiman, se avrete l’accorgimento di chiuderli bene in un sacchetto di carta!). Se avete un forno funzionante che non consuma troppo, non c’è niente di più bello di farsi il proprio pane da sfornare caldo la mattina dopo che la pasta ha riposato durante la notte, per la gioia dei vostri mozzi e l’invidia dei vostri vicini di ormeggio!

Francesca Pradelli
Fotografia: veja.it

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