Istituto Idrografico della Marina: ecco le navi che accompagnano i professionisti in mare
In tutto sono cinque: nave Alliance, nave Ammiraglio Magnaghi, nave Aretusa, nave Galatea e nave Leonardo
Istituto Idrografico della Marina: ecco le navi che accompagnano i professionisti in mare
In tutto sono cinque: nave Alliance, nave Ammiraglio Magnaghi, nave Aretusa, nave Galatea e nave Leonardo
Siamo giunti quasi al termine del nostro viaggio alla scoperta dell’Istituto Idrografico della Marina Militare, della sua storia e delle sue molteplici attività. Protagoniste di questo nuovo appuntamento sono le navi con cui i professionisti dell’IIM svolgono in mare la loro opera. In tutto sono cinque: nave Alliance, nave Ammiraglio Magnaghi, nave Aretusa, nave Galatea e nave Leonardo.
Nave Alliance e nave Leonardo sono unità polivalenti impiegate principalmente nelle attività di ricerca e di sperimentazione condotte dalla Nato, per mezzo del CMRE (Centro di Ricerca e Sperimentazione Marittima), in campo ambientale e di acustica subacquea. A seguito di un’intesa con la Nato, dal 2009 nave Leonardo è equipaggiata con personale della Marina Militare. Un accordo analogo è stato poi siglato nel 2016 anche per nave Alliance.
Nave Alliance
Varata nel luglio del 1986 presso il Cantiere Navale Fincantieri del Muggiano, alla Spezia, nave Alliance è una piattaforma di ricerca all’avanguardia, dotata di 400 mq di laboratori, gru, verricelli e argani e di una struttura poppiera “a portale”, che permette all’unità di effettuare movimenti di carico e, contestualmente, manovre di messa a mare e recupero di apparecchiature subacquee.
Tra le caratteristiche tipiche di quest’imbarcazione si annovera l’estrema silenziosità. L’unità infatti è stata concepita per garantire un minimo livello di propagazione del suono in acqua. Per tale motivo nave Alliance è utilizzata in tutte quelle sperimentazioni scientifiche in cui l’assenza di propagazione di suoni sotto la superficie marina risulta essenziale ed è stato il mezzo scelto dalla Marina Militare per accompagnare i professionisti dell’istituto Idrografico nel programma di ricerca scientifica High North.
Proprio il 21 maggio scorso, l’unità polivalente di ricerca Alliance è partita da La Spezia alla volta dell’Oceano Artico per la campagna High North 21, che inizierà ufficialmente il 10 giugno dopo la consueta sosta nel porto di Tromsø.
Nave Leonardo
Nave Leonardo è un’unità polivalente di ricerca costiera che affianca l’unità maggiore Alliance nelle attività condotte dal CMRE. Consegnata nel dicembre del 2002, anche nave Leonardo è caratterizzata da un’elevata silenziosità, soprattutto alle basse velocità.
L’ impatto ambientale minimo e la ridotta rumorosità in acqua, consentono all’imbarcazione di operare in parchi marini ed aree protette, monitorando l’ecosistema e salvaguardando la flora e la fauna marina. Un sistema di tracciamento acustico di alta precisione le consente inoltre, di seguire a distanza veicoli ed operatori subacquei durante le attività di ricerca.
Nave idro-oceanografica Ammiraglio Magnaghi
Consegnata alla Marina Militare nel maggio del 1975 ma rimodernata nel 1990 ed agli inizi degli anni 2000, nave Magnaghi è la prima nave idrografica ad essere stata interamente progettata e costruita in Italia, nei Cantieri Navali Riuniti di Riva Trigoso.
Dotata di moderne apparecchiature idro-oceanografiche e di sofisticati software per l’elaborazione dei dati acquisiti, nave Magnaghi viene utilizzata per svolgere rilievi portuali, costieri e d’altura, fino ad una profondità di 3000 metri.
In ambito oceanografico l’imbarcazione è in grado di effettuare rilievi idrologici per la misurazione dei parametri chimico/fisici della colonna d’acqua, rilievi di tipo sedimentologico per prelievo di campioni del fondo marino, misure mareometriche per la registrazione delle variazioni di livello del mare, l’analisi della propagazione del suono in acqua e lo studio delle correnti.
La nave è dotata inoltre di un sistema sonar a scansione laterale, ovvero un “pesce” trainato dall’unità impiegato sia per l’individuazione di oggetti “appoggiati” sul fondo del mare: quest’ultima capacità è particolarmente apprezzata sia per la ricerca e l’individuazione di relitti, che per la localizzazione di eventuali ostacoli sommersi anche in acque poco profonde, come rocce o altri manufatti pericolosi per la navigazione.
Possiede un ponte di volo per “l’appontaggio” di un elicottero tipo AB212. In ambito costiero, nave Magnaghi è infine dotata di tre imbarcazioni minori equipaggiate con ecoscandagli adatti ad operare in fondali bassi.
Nave Aretusa e Nave Galatea
Concludiamo la nostra carrellata sulle navi idrografiche della Marina Militare con due imbarcazioni appartenenti alla classe “Ninfe”: si tratta di nave Aretusa e di nave Galatea.
Varate nel 2000 e consegnate alla Marina Militare nel 2002 dal Cantiere Intermarine S.p.A., nave Aretusa e nave Galatea svolgono da circa 20 anni molteplici attività nel settore idrografico ed oceanografico con l’obiettivo di rendere sicura la navigazione e di accrescere il patrimonio scientifico del nostro Paese.
Argomenti: Daily Nautica