A cura di Giuseppe Orrù

“La chiusura del cerchio”: a bordo di un vecchio 10 metri tra Atlantico e Caraibi

Giorgio Daidola ha raccolto nel libro “La chiusura del cerchio” le sue ultime avventure atlantiche e caraibiche a bordo di Zeffiraglia. Il volume è pubblicato da Edizioni Il Frangente

“La chiusura del cerchio”: a bordo di un vecchio 10 metri tra Atlantico e Caraibi
A cura di Giuseppe Orrù

“La chiusura del cerchio”: a bordo di un vecchio 10 metri tra Atlantico e Caraibi

Giorgio Daidola ha raccolto nel libro “La chiusura del cerchio” le sue ultime avventure atlantiche e caraibiche a bordo di Zeffiraglia. Il volume è pubblicato da Edizioni Il Frangente

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La chiusura del cerchio” (260 pagine, 25 euro) non è un libro di ricordi. O, meglio, non è solo un libro di ricordi. Per il suo autore, Giorgio Daidola, è l’occasione per fare il punto e ripartire a sognare.

Dopo “Viaggio in Mediterraneo” e “Dal Mediterraneo alle Azzorre”, in questo nuovo libro, pubblicato da Edizioni Il Frangente, l’autore racconta le sue ultime avventure atlantiche e caraibiche vissute con il vecchio 10 metri Zeffiraglia. Lo fa con il suo stile da marinaio di terra, privilegiando il piacere degli incontri e l’incanto, dove ancora esiste, dei luoghi visitati.

Ne “La chiusura del cerchio” Daidola racconta la sua prima traversata atlantica, le sensazioni provate in 27 giorni di oceano. Ma anche i suoi progetti, i suoi sogni senza età, che lo inducono a fare i conti con il tempo che passa e lo riportano alle origini, alle alte pressioni della giovinezza. Senza indulgere alla nostalgia, si affacciano allora ricordi importanti, schegge di sentimenti tumultuosi, crude confessioni sui perché profondi di una passione.

Chiudere il cerchio non significa però vivere in un oceano di ricordi e di immagini, che con il tempo si confondono e diventano irreali. Significa continuare a sognare, a stupirsi, a scivolare sull’acqua o sulla neve lasciando una traccia pura, quella che ci consente di trovare la via del ritorno e di sentirci ancora una volta liberi di godere della bellezza.

Ad arricchire la minuziosa raccolta di aneddoti e ricordi di Giorgio Daidola, in fondo al libro c’è anche un inserto fotografico di 60 pagine, per vivere il viaggio dell’autore attraverso le immagini.

L’AUTORE – GIORGIO DAIDOLA

Giorgio Daidola è un torinese trapiantato in Trentino. E’ giornalista e scrittore di mare e di montagna, maestro di sci, avido viaggiatore in barca a vela spesso con gli sci in un gavone, docente universitario al Dipartimento di economia e management a Trento.

Felicemente sposato in tarda età con Cristina, dalla quale ha avuto un figlio di nome Filiberto, è seriamente preoccupato di avere, a 78 anni, un futuro troppo breve per realizzare tutti i sogni ancora nel cassetto. Guarda al suo passato con una sorta di incredulità. Ha davvero tante avventure alle spalle, ha amato donne affascinanti, ha scalato un 8 mila, un 7 mila e parecchi 6 mila, sciato nei sette continenti, vissuto intensamente il mare con le due barche a vela che ha posseduto e amato nell’arco degli ultimi 45 anni.

I libri di cui va più fiero sono: “Ski spirit” (Alpine Studio, 2016), “Sciatori di montagna” (Mulatero, 2018), “Viaggio in Mediterraneo” (Edizioni il Frangente, 2013), “Dal Mediterraneo alle Azzorre” (Edizioni il Frangente, 2018) e la sua ultima fatica, “La chiusura del cerchio”, che chiude appunto la sua trilogia di libri di mare.​

La copertina del libro

La chiusura del cerchio

di Giorgio Daidola

Edizioni Il Frangente, Verona, 2021

Pagine: 200 + 60 di inserto fotografico a colori

Prezzo: 25,00 euro.

 

Giuseppe Orrù

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