Mare, amore, natura incontaminata e riscoperta delle abitudini perse in “Denecia, approdi nella pandemia”
Il diario di bordo di Roberto Soldatini, il direttore d’orchestra che racconta da una prospettiva unica la vita durante i primi otto mesi della pandemia vissuti a bordo della sua barca
Mare, amore, natura incontaminata e riscoperta delle abitudini perse in “Denecia, approdi nella pandemia”
Il diario di bordo di Roberto Soldatini, il direttore d’orchestra che racconta da una prospettiva unica la vita durante i primi otto mesi della pandemia vissuti a bordo della sua barca
Il direttore d’orchestra, compositore, violoncellista e scrittore Roberto Soldatini torna in libreria con “Denecia. Approdi nella pandemia” (240 pagine, 17 euro), un libro pubblicato da Ugo Mursia Editore, in cui racconta i primi otto mesi dall’inizio dell’emergenza sanitaria, vissuti dalla prospettiva unica della sua barca.
“Mai come durante questi mesi in barca – spiega l’autore – ho avuto modo di osservare il mondo con occhi diversi, apprezzando le bellezze che la natura ci regala nel più piccolo dettaglio, senza dare nulla per scontato, riscoprendo l’importanza del calore dei rapporti umani proprio quando li si deve evitare e il piacere dei gesti più semplici, anche quelli spesso disprezzati, come quello di scendere a buttare la spazzatura o di lavare la biancheria a mano. Questo mio libro vuole essere un elogio alla vita e alla natura, nella speranza di poter tornare presto tutti insieme a navigare nel meraviglioso mare della vita“.
GLI APPRODI DI DENECIA NELLA PANDEMIA
Quello di Denecia e di Roberto Soldatini è un sodalizio davvero speciale, ancora di più in una situazione di emergenza internazionale. Per la prima volta la pandemia causata dal Covid-19 viene raccontata in un libro da chi vive in barca, tra peripezie burocratiche e avventurose navigazioni, affrontate con il profondo legame dei due protagonisti.
E’ il racconto di approdi da sogno lungo più di 3 mila miglia sotto la chiglia (6 mila chilometri), tra Italia, Grecia, Albania, Montenegro, Croazia e Slovenia, in baie e porticcioli dove Denecia era quasi sempre l’unica barca presente a causa del lockdown.
“Fa arrabbiare questo libro che pone in discussione ogni nostra scelta – scrive nella postfazione Sergio Nazzaro – perché prima della pandemia era un sognare ad occhi aperti, durante la pandemia sembra essere l’unica forma possibile di sopravvivenza morale e ontologica: abitare il sogno”.
L’AUTORE – ROBERTO SOLDATINI
Roberto Soldatini, nato a Roma nel 1960, è direttore d’orchestra, compositore, violoncellista e scrittore. Dall’età di 15 anni ha svolto attività concertistica come solista. Come direttore ha guidato le orchestre di alcune delle maggiori istituzioni europee e americane. Dal 2011 vive sulla sua barca a vela Denecia II, alternando ogni anno sei mesi di navigazione in solitario e sei mesi in porto per svernare. Con Mursia ha pubblicato “Denecia. Autobiografia di una barca” (2018).
Denecia approdi nella pandemia
di Roberto Soldatini
Ugo Mursia Editore, Milano, 2021
Pagine: 240, con inserto fotografico
17,00 euro.
Giuseppe Orrù
Argomenti: Daily Nautica