METEO PRATICO – Navigare verso la Grecia
Le isole greche sono una meta classica delle navigazioni estive: ecco qualche suggerimento per non sbagliarsi con il meteo.
METEO PRATICO – Navigare verso la Grecia
Le isole greche sono una meta classica delle navigazioni estive: ecco qualche suggerimento per non sbagliarsi con il meteo.
E’ tempo di vacanze, è quindi il momento di pensare al trasferimento della barca verso la meta prescelta per le navigazioni estive. Molti vedono nella Grecia ed il suo arcipelago il luogo ideale dove trascorrere le ferie, tuttavia la navigazione verso la meta, così come la permanenza e il rientro, possono creare qualche problema se l’aspetto meteorologico non viene attentamente valutato.
Consideriamo un navigazione che parta dalla costa a sud della Sicilia. Si tratta di attraversare un lungo tratto di mare con una rotta verso est. Il problema maggiore lo incontreremo con regimi di vento meridionali: l’elevato fetch infatti consente all’onda di raggiungere altezze piuttosto ragguardevoli. Stiamo considerando il Mar Ionio, regimi di questo tipo sono normalmente associati alla presenza di un minimo depressionario in prossimità del Canale di Sicilia.
Purtroppo situazioni di questo tipo impongono il rinvio della partenza in quanto le condizioni del mare possono rappresentare un pericolo per la navigazione.
Con flussi di origine settentrionale invece, la partenza può avvenire regolarmente con l’unico accorgimento di “arrotondare” la rotta in prossimità di golfi particolarmente pronunciati come quello di Taranto. Fare qualche miglio in più in questi casi, ci mette al riparo da situazioni quanto meno scomode. Più problematico potrebbe risultare invece il passaggio del canale di Otranto.
Una volta giunti a destinazione il problema del moto ondoso si fa meno sentire: le isole che costituiscono l’arcipelago stesso impediscono la formazione di onde particolarmente alte.
E’ anche importante conoscere il comportamento del meltemi o etesien, un vento che dal mese di maggio soffia da nord – nord est per diversi giorni o per intere settimane.
L’origine di questo flusso è legata alla presenza di un promontorio anticiclonico sul Mediterraneo occidentale (l’anticiclone delle Azzorre), associata ad un’area depressionaria di origine termica localizzata tra il Mediterraneo orientale ed il Medio Oriente. Infatti, come accade sulle montagne dell’interno, anche su aree ben più ampie il riscaldamento sempre maggiore, ad opera dei raggi solari, favorisce il continuo sollevamento di masse d’aria che generano al suolo un minimo barico. Data la sua origine termica, il meltemi raggiunge le massime intensità specialmente nel mese di Agosto dove non sono rare condizioni di burrasca. Una caratteristica interessante, specialmente per chi intende passare la notte in mare, è la sua variabilità giornaliera: quando la sua intensità non è eccessivamente elevata l’etesien soffia dall’alba al tramonto per poi calare durante la notte in concomitanza della cessata azione dei raggi solari. In regime di venti nord orientali il cielo si presenta sgombro da nubi con buona visibilità pur non mancando sporadici rovesci temporaleschi che, come abbiamo visto, sono anch’essi di origine termica.