A cura di Giuseppe Orrù

Fulvio De Simoni: “Ci sono molte prime barche: la prima nello studio dove hai imparato, quella nel tuo primo studio e la prima realizzata da solo”

L'architetto Fulvio De Simoni è uno dei più celebri designer di imbarcazioni da diporto in attività. Il suo atteggiamento anticonformista si riflette chiaramente nei suoi progetti

Fulvio De Simoni: “Ci sono molte prime barche: la prima nello studio dove hai imparato, quella nel tuo primo studio e la prima realizzata da solo”
A cura di Giuseppe Orrù

Fulvio De Simoni: “Ci sono molte prime barche: la prima nello studio dove hai imparato, quella nel tuo primo studio e la prima realizzata da solo”

L'architetto Fulvio De Simoni è uno dei più celebri designer di imbarcazioni da diporto in attività. Il suo atteggiamento anticonformista si riflette chiaramente nei suoi progetti

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Fulvio De Simoni, ligure, originario delle Cinque Terre, dopo gli studi ha iniziato la carriera di progettista a Milano. Nel 1983 fondò Italprojects, studio specializzato nel settore navale da diporto.

Durante la lunga carriera, costellata di innumerevoli progetti e riconoscimenti a livello italiano ed internazionale, ha collaborato con cantieri prestigiosi come Pershing, Rossinavi, Mochi Craft, Ilver, Antago, Filippetti, Raffaelli in Italia; Gallart ed Astondoa in Spagna, Ocea e Simonneau in Francia, Trojan in U.S.A, Inace e Tarpon in Brasile e molti altri.

E’ tra i più conosciuti designer di imbarcazioni da diporto in attività. Nei suoi progetti ha sempre cercato, grazie all’originalità delle scelte, di tracciare segni innovativi e diversi. L’atteggiamento anticonformista si riflette chiaramente nei suoi progetti.

L’iniziale intuizione, frutto di una competenza vasta e multidisciplinare, è seguita nei suoi progetti da una lunga e impegnativa fase di affinamento e ottimizzazione quasi maniacale, che arriva alla definizione di ogni dettaglio, aiutato da un valido team di collaboratori inseriti in una nuova compagine che dal 2016 ha preso il suo nome: Fulvio De Simoni Yacht Design.

Architetto De Simoni, com’è avvenuto il suo incontro con la nautica?

Da molto giovane, a 13 anni, a Monterosso ho avuto la mia prima imbarcazione, una lancetta di 3 metri e 80. Da allora ho sempre avuto il mare in testa.

Quali sono gli elementi che un architetto deve considerare e ponderare nel progetto di una nuova imbarcazione?

Devo dire che è importante la destinazione d’uso: se si tratta di una barca di serie o one-off. Per un progetto custom le richieste dell’armatore sono preponderanti. Nel caso della produzione in serie la capacità del cantiere e l’interpretazione delle aspettative del mercato sono gli ingredienti primari.

Quanto e come influiscono le richieste di un armatore? Si rispettano a pieno o si lascia spazio alla creatività del designer?

Le richieste del cliente spesso sono stimolate dalla proposta del designer. Nel corso dello sviluppo del progetto le idee e le scelte dell’armatore, le cui aspettative sono proporzionali al consistente investimento, possono portare a limitare lo spazio creativo del designer.

La prima barca non si scorda mai. Lei ricorda la prima che ha disegnato?

Ci sono molte prime barche: la prima nello studio dove hai imparato, quella nel tuo primo studio, la prima realizzata da solo. Ricordo la prima realizzata nel primo studio, una barca a vela di 10 metri e 80, più larga di tutte le barche in produzione nel 1976.

Qual è il progetto a cui è più legato e perché?

Il Pershing 88′. Per le soddisfazioni personali che mi ha regalato.

Al di là del suo lavoro, qual è oggi il suo rapporto con il mare?

Ho una barca di 21 metri, progettata da me naturalmente, poi ho anche un gommone di 8 metri, e sto cercando di comprare un gozzo in legno, per tornare a fare un po’ di piccolo cabotaggio alle Cinque Terre, come una volta.

 

Giuseppe Orrù

Foto di Claudio Colombo

 

NAUTICA IN UN RITRATTO. Un progetto di Liguria Nautica e Claudio Colombo che propone una galleria di personaggi liguri o comunque con un legame con la nostra regione, che hanno lasciato un segno nella nautica italiana o con profonde radici e sinergie con il nostro mare. Per ognuno di loro, vi presenteremo un ritratto fotografico realizzato da Claudio Colombo e un’intervista del nostro giornalista Giuseppe Orrù, per conoscere meglio ogni protagonista, anche con curiosità sulla loro vita privata.

 

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