QUIZ di leggende, superstizioni e credenze marinare – Perchè si usa spaccare una bottiglia di champagne per varare una barca? Ecco le vostre (e le nostre!) risposte
QUIZ di leggende, superstizioni e credenze marinare – Perchè si usa spaccare una bottiglia di champagne per varare una barca? Ecco le vostre (e le nostre!) risposte
Martedì vi abbiamo posto la settima domanda della nostra serie di “quiz estivi”: perché per varare una barca si usa spaccare una bottiglia di champagne sulla sua prua?! Non sono tardate ad arrivare le vostre risposte, sempre fantasiose e interessanti
LE VOSTRE RISPOSTE
Questa settimana, il nostro fidato Giti ci fornisce una risposta concisa e molto vicina alla “verità”: “ era ed è un modo religioso di benedire la barca, poteva essere vino o acqua santa”. Secondo Alba, invece, “ questo rito deriva dalle feste pagane dove si usava sacrificare solitamente un animale per attirarsi la buona sorte”. Louis, dal canto suo, si (e ci!) chiede se questo rito si compia “ forse perché il vino è legato alla tradizione religiosa che rappresentava il sangue con il vino?”. Infine la nostra Carole preferita e preparatissima ci dice che questo “ era un gesto scaramantico per il battesimo del mare; riti pagani descrivono appunto che veniva spruzzato sangue animale sullo scafo! ora meno male sostituito da champagne, comunque ritenuto prezioso ; ) in scozia valgono anche bottiglie di whisky. Poi, per chi ci creda o meno, la mancata rottura della bottiglia comporta una buona dose di sfiga…pare proprio che andò così nel 2005 al varo della Costa Concordia, la bottiglia non si ruppe.
ma io non tirerei in ballo la sfortuna per le manovre scellerate di Francesco pusillanime schettino, vorrei ricordare le sue parole registrate dalla scatola nera: “madonna ch’aggio cumbinato!” lui lo champagne l’aveva bevuto, altro che battesimo del mare…”
LA (NOSTRA) VERITA’
La tradizione di varare una nave è ancestrale: nell’antichità una vittima (un animale) veniva sacrificata e il suo sangue veniva sparso sulla prua della nave, al fine di attirare su di essa la buona sorte da parte degli dei. Se infatti la nave fosse stata “nelle grazie” delle divinità, essa avrebbe evitato tempeste, avarie e mostri marini.
Come anche nella tradizione religiosa, il sangue è stato via via sostituito con il vino e, più recentemente, con lo champagne, bevanda tradizionalmente associata al buonumore e alla fortuna. In occasione del varo di una barca, dunque, il padrino o la madrina di questa devono rompere la bottiglia di champagne a prua vicino al nome della “battezzata” ed è fondamentale che essa si spacchi al primo colpo, altrimenti la barca sarà costretta a subire una vita piena di sventure e disgrazie.
Come ci racconta la nostra lettrice Carole , la Costa Concordia è stata proprio una di quelle navi contro cui la bottiglia di champagne non si è rotta….che uno sia superstizioso o meno, certo è una bella coincidenza…!
Francesca Pradelli
Argomenti: Daily Nautica, Liguria, shipping