Una vacanza alla Robinson Crusoe per imparare a sopravvivere in un’isola deserta

L’agenzia di viaggi Docastaway offre la possibilità di vivere un'esperienza davvero unica naufragando su un atollo disabitato

Una vacanza alla Robinson Crusoe per imparare a sopravvivere in un’isola deserta

Una vacanza alla Robinson Crusoe per imparare a sopravvivere in un’isola deserta

L’agenzia di viaggi Docastaway offre la possibilità di vivere un'esperienza davvero unica naufragando su un atollo disabitato

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Annoiati dalla solita vacanza nel solito resort davanti al solito mare con tutti i soliti confort? Stanchi dei cocktail con l’ombrellino, dei giri in pedalò e di spaparanzavi coperti di crema solare sotto l’ombrellone? Non sopportate nemmeno più l’animatore che vi fa salire sul palco per il karaoke? Allora dovete provare qualcosa di completamente diverso nelle vostre prossime vacanze! Tipo naufragare in una isola deserta per contendervi le noci di cocco con le scimmie e verificare se davvero si riesce ad accendere il fuoco sfregando due legnetti come avete letto nel manuale delle Giovani Marmotte, altrimenti sarà dura sopravvivere al gelo notturno. 

No, no. Non sono fantasie. Esiste per davvero un tour operator che propone ai suoi clienti “Our heroes” – i nostri eroi, come li chiamano i gestori – vacanze in puro stile “Robinson Crusoe”. E bisogna essere proprio degli eroi per farsi “sparare” in una micro isoletta delle isole Adamane o in qualche sperduto atollo dell’arcipelago indonesiano per vedere se si riesce a sopravvivere qualche settimane da soli. 

L’agenzia in questione si chiama Docastaway, traducibile con “fai naufragio”, ha sede a Singapore ed è stata fondata da un viaggiatore spagnolo, il 43enne Álvaro Cerezo, che ha passato la vita a cercare isole disabitate. Disabitate… sul serio! Anche solo un aereo che solcasse i cieli dell’isola, o una nave che si affacciasse all’orizzonte, erano sufficienti per depennarla dal suo elenco di isole solitarie, come ha dichiarato in un’intervista alla rivista di viaggi Afar.

Nel 2010 Cerezo ha aperto la sua agenzia che, incredibile a dirsi, ha riscosso un immediato successo tra una clientela composta per lo più da uomini d’affari, banchieri, imprenditori famosi e Ceo di aziende prestigiose. Gente evidentemente così contenta del loro ambiente lavorativo che non vede l’ora di finire su un’isola completamente disabitata. I costi non sono poi così alti: siamo sui 300 dollari a notte. Poi ci sono le spese per il viaggio sino all’isola da mettere in conto, ma non sto a spiegarvi che, una volta che siete arrivati, non spenderete più niente. 

Come funziona la vacanza? L’eroe di turno paga una caparra all’agenzia e sottoscrive uno scarico di responsabilità. Quindi si mette nelle mani di Docastaway che gli organizza tutto il viaggio. Non gli viene comunicata la posizione del suo naufragio e neppure in quale oceano si trovi l’isola. Il bello, secondo Cerezo, è la sorpresa. In fondo, spiega, quando fai davvero naufragio non puoi sapere dove andrai a capitare!

Il cliente – sempre singolo, perché l’agenzia non accetta coppie – deve seguire le istruzioni del tour operator che gli vengono comunicate passo dopo passo, l’ultimo dei quali è salire su una imbarcazioni che lo scodellerà in una piccola isola completamente disabitata. Qui viene fatto sbarcare, con la promessa di venirlo a prendere a vacanza finita. Il cliente può scegliere tra alcune opzioni. Tipo poter portare con sé qualche bottiglia d’acqua, delle razioni di cibo d’emergenza e qualche attrezzo semplice. Oppure se sbarcare con solo le mutande addosso.

E la connessione internet? Neppure Docastaway è riuscita a convincere Our Heroes a farne a meno! Grazie al satellitare, l’agenzia offre la possibilità di connettersi per qualche minuto al giorno, dietro un severo impegno scritto a non diffondere immagini o descrizioni dell’esperienza in corso. Più che altro per una questione di sicurezza e per dar modo al cliente di venir recuperato in tutta fretta se proprio non ce la dovesse fare. Cosa che, assicura Cerezo, non è mai successa. 

La formula “vacanza con naufragio”, inaugurata dalla Docastaway, è stata seguita nell’ultimo decennio anche da altre agenzie turistiche, inglesi e americane in particolare, alcune delle quali offrono, accanto all’esperienza di naufragare in mutande, anche un pacchetto più soft in cui il cliente può trovare nell’isola deserta addirittura una padella ed una tettoia di frasche. Un vero lusso per i nostri aspiranti Robinson Crusoe. 

 

L’immagine di copertina è tratta dal sito dell’agenzia Docastaway