“Yacht & History”: al via il nuovo podcast di Daily Nautica

Un viaggio nella storia dello yachting a cura di Francesco Foppiano, uno dei maggiori esperti del settore in Italia

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Yacht & History

“Yacht & History”: al via il nuovo podcast di Daily Nautica

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Un appassionante viaggio nella storia dello yachting attraverso i racconti di uno dei maggiori esperti del settore. Prende il via oggi il nuovo podcast di Daily Nautica “Yacht & History” curato da Francesco Foppiano, perito nautico, docente dei corsi di “Evoluzione tecnica delle imbarcazioni da diporto” e “ Storia dello Yachting” presso l’Università di Genova, vicepresidente del Comité International de la Méditeranée du Yachting Classique, promotore e primo segretario generale della Federazione Italiana Barche Storiche, direttore alla Cultura e alla Biblioteca dello Yacht Club Italiano, protagonista ed autore della serie televisiva “Affari al timone” in onda su Amazon Prime Video e fondatore della FF BoatWorks, azienda specializzata nella progettazione, consulenza, restauro e refitting di barche d’epoca, oltre che nella commercializzazione e sviluppo di unità professionali e militari. Appassionato marinaio e velista, la sua collezione di barche comprende alcuni fisherman americani, oltre che  “Zest”, il più famoso esemplare di Tumlare, monotipo a vela degli anni ’30.

“La storia dello yachtingspiega Francesco Foppiano – è qualcosa di importante per gli appassionati di mare, di vela e di motonautica. Conoscerla significa capire la genesi e l’evolversi dei mezzi e delle tecniche, permette di interpretare sia il passato che il futuro. La barca è un mezzo che è esistito fin dalla preistoria, la vela è sempre stata utilizzata e per molti millenni è stato il principale mezzo di trasporto a lunga distanza dell’umanità. Se noi prendiamo una barca di 100 anni fa, prendiamo un mezzo che ha alle spalle almeno 5.000 anni di evoluzione, quindi è ben lungi dall’essere primordiale e prototipale, ma è un mezzo all’apice della sua evoluzione, che racchiude millenni di sperimentazione, ricerca e soprattutto esperienza. Le idee erano spesso ottime, ma quello che mancava era una adeguata tecnologia legata ai materiali ed ai processi produttivi, quindi molte scelte di allora sono state condizionate proprio dalla tecnologia disponibile all’epoca. Oggi vediamo costantemente idee del passato attualizzate con materiali moderni e allora capiamo quanto quelle idee fossero corrette, allora come oggi”.

“Parliamo spesso – aggiunge l’autore del nuovo podcast di Daily Nautica – di una ‘bella’ barca, utilizziamo l’aggettivo ‘bello’ per descrivere dei concetti molto più complessi ed aulici, quell’aggettivo è utilizzato per semplificare e riassumere molte virtù di una barca come velocità, tenuta del mare, robustezza, sicurezza, manovrabilità, comodità e molto altro. Studiando le barche del passato possiamo capire causa ed effetto di molte soluzioni, possiamo discernere quali soluzioni siano state migliori di altre e quali invece peggiori. Studiare le barche del passato ci da una consapevolezza maggiore e ci aiuta disaminare con occhio più critico quello che i profani si limitano ad apostrofare con ‘bello’ e ‘brutto’, ci aiuta ad apprezzare le proporzioni più armoniose, le linee più efficaci, le soluzioni più riuscite. Studiare le barche del passato ci dona un linguaggio sia estetico che tecnico che ci permette di essere molto più attenti e critici nel cercare di comprendere una barca, sia moderna che antica”.

“Grazie a Daily Nautica – sottolinea Francesco Foppiano – ho la possibilità di portare ad un pubblico più ampio tante nozioni e studi che finora ho riservato agli studenti dei miei corsi universitari. Ovviamente ho dovuto adattare il contenuto ed il metodo ad una esigenza diversa, con un linguaggio più semplice e con argomenti, almeno in questa prima parte, più generalisti e meno di nicchia. In queste prime 20 puntate affronteremo i temi più salienti, più noti, quelli in parte già conosciuti al grande pubblico, ma in ogni puntata cercheremo di raccontare anche molto di mai raccontato, tentando di emozionare chi ci vede o chi ci ascolta. Lo scopo è quello di trasmettere una maggiore consapevolezza di quelle che sono le origini della nostra passione, lo scopo è quello di diffondere valori e virtù di una vela che fu”.

francesco-foppiano

“È comune – racconta il docente universitario – sentire dire che le barche d’epoca siano tutte belle, che siano le signore del mare. Questo è vero per un paio di fattori. Il primo fattore è che all’epoca la clientela era molto più colta e ‘umile’ di oggi, clientela che arrivava alla condizione di poter ordinare una barca dopo aver studiato molto ed aver letto libri e riviste con contenuti di prim’ordine. Poi si affidava ad un esperto progettista che sapeva trovare un giusto compromesso fra le esigenze del cliente e le virtù di cui una barca non poteva fare a meno. Poi veniva incaricato un valido costruttore che amalgamava il tutto con decine di anni di esperienza dei tanti mastri d’ascia che a mano la costruivano. Il risultato non poteva che essere una magica alchimia di cultura e di conoscenza, il tutto riassunto con il semplicistico concetto di ‘bello”’.

“Oggi – prosegue Foppiano – le barche sono concepite all’opposto, i cantieri devono giustamente costruire e guadagnare il più possibile, quindi anziché imporre scelte dettate dall’esperienza, propongono quello che la grande massa di clienti, ignari di cosa sia una vera barca, cercano. Quindi oggi è l’inesperienza della massa ad indicare come si debbano fare le barche, inesperienza che porta ad apprezzare scelte che stridono con i punti di vista ben chiari a quella minoranza esperta. Lo yachting di oggi è fatto per vendere il più possibile, però dimenticandosi spesso di cosa sia veramente giusto fare. Poi vi è un secondo fattore che fa sì che le barche d’epoca siano ‘tutte’ belle. Mantenere, restaurare, conservare una barca costa tempo, fatica e soprattutto tanto denaro, è normale quindi che si siano dedicati tutti questi sforzi a mantenere quelle più belle, facendo sì che quelle meno belle in qualche modo non arrivassero a noi: è la selezione naturale, è la selezione del tempo”.

“In queste puntate – conclude l’autore del nuovo podcast di Daily Nautica ‘Yacht & History’ – affronteremo tante storie, tante avventure, cercherò di far emozionare ed appassionare. E’ inevitabile che qualcuno possa trovare qualche inesattezza ma spesso le storie sono arrivate a noi in tante versioni, con tante interpretazioni. Il mio compito è stato anche quello di sceglierne la versione più plausibile e veritiera, portandola al pubblico con i tempi e le modalità imposte da questi brevi format, ma è proprio grazie a questi format che tante storie potranno sopravvivere ed essere tramandate ulteriormente, adeguando il metodo di trasmissione a quello del millennio in cui viviamo”.