26 febbraio 2024

I 30 anni del Comando generale della Guardia Costiera e della legge di riforma portuale

26 febbraio 2024

Autorità di Sistema portuale e Comando generale delle Capitanerie di porto da 30 anni insieme nei porti: a Roma un convegno per celebrare la legge di riforma portuale

I 30 anni del Comando generale della Guardia Costiera e della legge di riforma portuale

Autorità di Sistema portuale e Comando generale delle Capitanerie di porto da 30 anni insieme nei porti: a Roma un convegno per celebrare la legge di riforma portuale

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L’Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati ha ospitato il convegno celebrativo “1994-2024: 30 anni insieme nei porti”, organizzato dal Comando generale delle Capitanerie di porto e Assoporti per celebrare i 30 anni dalla legge 28 gennaio 1994 n. 84, con la quale furono istituite le Autorità portuali (oggi Autorità di Sistema portuale) nei principali scali nazionali e venne costituito il Comando Generale delle Capitanerie di porto-Guardia Costiera.

L’incontro si è sviluppato attraverso due panel tematici: il primo incentrato sull’istituzione delle Autorità Portuali, con la presenza del presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, e il secondo con la presenza del comandante generale della Guardia Costiera, ammiraglio Nicola Carlone, per raccontare il percorso che ha portato alla trasformazione dall’Ispettorato generale al Comando generale delle Capitanerie di porto-Guardia Costiera. Durante l’evento è stato celebrato anche il 30° anniversario dell’istituzione del Centro di coordinamento del soccorso marittimo, avvenuta sempre nel 1994.

L’incontro è stato aperto con i saluti del presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana, che ha voluto sottolineare la strategicità del settore. “La portualità nel nostro Paese – ha detto Fontana – ha sempre assunto un ruolo di rilevanza a livello geopolitico ed economico. Il trasporto marittimo attrae una quota variabile tra l’80% e il 90% dell’intero commercio mondiale in termini di volume e del 70% in termini di valore“.

ECCELLENZE EUROPEE

Prima di avviare i lavori con gli interventi dei vari relatori, ha preso la parola il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, che ha ricordato come il Ministero sia al lavoro per tracciare le linee di azione del riordino organico del settore, nel solco dell’indirizzo parlamentare. “Le nostre Autorità portuali – ha spiegato Rixi – sono eccellenze a livello europeo. Abbiamo bisogno di norme affinché le best practice possano diventare patrimonio comune. Abbiamo anche la necessità di una sincronia sempre maggiore tra Ministeri sul sistema del lavoro portuale, della cantieristica e dell’industria navale, temi complessi per la legislazione italiana“.

SINERGIE NEI PORTI

Il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, ha voluto invece celebrare la sinergia tra le due organizzazioni e tutte le altre figure del cluster marittimo. “Oggi – ha ricordato Giampieri – festeggiamo un anniversario importante. Da 30 anni le Autorità portuali e il Comando Generale delle Capitanerie di Porto lavorano insieme per lo sviluppo dei principali porti italiani. Il mondo è in continua trasformazione e la portualità moderna si trasforma di conseguenza. Come Autorità di Sistema Portuale stiamo lavorando molto anche in considerazione dei fondi a disposizione dal Pnrr e del fondo complementare per rendere i porti ancora più innovativi e sostenibili. La filiera marittima e portuale funziona grazie a tutti gli stakeholder di un settore fatto di persone che operano in porto in collaborazione con un’organizzazione certa che ha sempre garantito il suo funzionamento“.

IL FUTURO DELLA GUARDIA COSTIERA

Il comandante generale della Guardia Costiera Nicola Carlone ha poi parlato delle prospettive di sviluppo delle Capitanerie di porto. “Le linee di indirizzo e gli assetti strategici del Corpo – ha dichiarato l’ammiraglio – devono necessariamente passare attraverso l’evoluzione digitale e il suo impatto nel mondo dello shipping. La sfida è quella di innovare i servizi, dotarsi di un nuovo modello operativo e di un moderno assetto organizzativo al fine di migliorare i servizi forniti ai cittadini in termini di semplicità, innovazione ed efficienza”.

“Tutto questo – ha sottolineato Carlone – si realizza grazie alle 11 mila donne e uomini della Guardia Costiera che affrontano con passione, competenza e professionalità il proprio quotidiano lavoro al servizio del Paese. Ma ciò è possibile perché si può contare sulla solida base di 30 anni di valori, di esperienze che chi mi ha preceduto ha saputo tracciare con arguzia e lungimiranza e che oggi celebriamo con grande emozione e soddisfazione“.

Durante il convegno è stato proiettato anche un video (lo trovate in fondo all’articolo) sui 30 anni di storia del Comando generale delle Capitanerie di porto-Guardia Costiera e del Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo, in cui sono state ripercorse le immagini più emozionanti di questi tre decenni.

A chiudere l’evento il video messaggio del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. “Le Capitanerie di Porto – ha affermato il ministro – svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo del traffico portuale in Italia e per questo l’obiettivo che auspico è quello di avere numeri adeguati alle responsabilità. Stiamo lavorando per arrivare entro il 2030 a 15 mila persone in forze alla nostra Guardia Costiera. Per il futuro intendiamo agevolare la modernizzazione delle infrastrutture:collegare le banchine con gli assi viari è la priorità. La vera decarbonizzazione – ha concluso – significa favorire l’intermodalità e la realizzazione di scali moderni e funzionali“.

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