17 febbraio 2020

Continuità territoriale da e per la Sardegna in scadenza: senza proroga è emergenza. Le interviste di LN

17 febbraio 2020

LN ha intervistato il sottosegretario al Ministero dei Trasporti e la vice presidente della Regione Sardegna, che chiede a gran voce la proroga della continuità, che però non è prevista dal contratto.

LN ha intervistato il sottosegretario al Ministero dei Trasporti e la vice presidente della Regione Sardegna, che chiede a gran voce la proroga della continuità, che però non è prevista dal contratto.

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Non c’è più molto tempo da perdere ed è urgente assicurare ai sardi residenti, in primis, ma non solo, la proroga della continuità aerea, in scadenza il 16 aprile, e quella marittima, in scadenza il 18 luglio, in attesa della nuova convenzione Regione Sarda-Ue per il trasporto aereo e del bando per quello marittimo“. E’ questo l’appello lanciato da Serafina Mascia, presidente della Fasi, Federazione Associazioni Sarde in Italia, a margine del convegno nazionale sulla continuità territoriale che si è svolto a Saronno e che ha visto la partecipazione di circa 300 persone, sardi trapiantati nel “continente” ma anche molti cittadini e rappresentanti del territorio.

La situazione dei trasporti da e per la Sardegna – ha spiegato Tonino Mulas, responsabile Trasporti della Fasi – rischia di diventare insostenibile, già da diversi giorni la continuità territoriale di fatto è spezzata, in quanto non è più possibile prenotare voli e viaggi in nave nelle date successive alle scadenze. A questo si aggiunga la gravissima situazione di Air Italy, che di fatto taglia fuori dai collegamenti l’aeroporto di Olbia e lascia a terra 1.450 lavoratori“.

Le richieste complessive della Fasi e degli emigrati sono note: continuità territoriale, certo, prima di tutto per i sardi, ma possibilmente per tutti e per tutto l’anno, per colmare lo svantaggio dell’insularità. Ma in ogni caso la continuità deve essere assicurata per almeno 9 mesi l’anno, così come già accade dal 2011, una continuità “preziosa”, perchè favorisce lo sviluppo del territorio ed il riequilibrio delle presenze turistiche stagionali.

Per la continuità marittima si chiede il mantenimento di tutte le rotte per i sardi e per i “nativi” e una politica di calmieramento dei prezzi, attraverso massimali che valgano per tutti.

La battaglia sulla continuità territoriale aerea e marittima da e per la Sardegna – ha detto il senatore Gianni Marilotti è una battaglia di civiltà, trasversale e che non ammette divisioni. A me il sistema delle proroghe non piace e non convince. Una proroga è un rinvio del problema. Io sono per il varo di un sistema che superi l’attuale e assicuri ai sardi pari condizioni degli italiani di terraferma. Queste garanzie vanno estese a chi intende visitare la Sardegna, per ragioni culturali, di lavoro o di vacanza“.

Un duro monito sulle pesanti difficoltà e ripercussioni nell’offerta turistica è stato quello di Paolo Manca, presidente di Federalberghi della Sardegna. Sono inoltre intervenuti al convegno i rappresentanti delle compagnie marittime.

Oltre a Tirrenia, compagnia attualmente in convenzione di continuità territoriale, con un contributo statale di 72 milioni di euro all’anno, sono intervenuti anche rappresentanti di Sardinia Ferries e Grandi Navi Veloci, che hanno ricordato come nessuna delle altre compagnie abbia mai percepito fondi statali, pur riuscendo a garantire condizioni di trasporto e tariffe ugualmente, se non addirittura più vantaggiose di Tirrenia-Compagnia Italiana di Navigazione, puntando sulla qualità dei servizi, sia in termini di orari e collegamenti, sia per di comfort a bordo, e con scontistiche rivolte in particolare ai nativi e ai residenti in Sardegna.

Abbiamo poi intervistato il sottosegretario al Ministero alle Infrastrutture e Trasporti, Salvatore Margiotta, che ha fatto il punto sul lavoro del governo verso la nuova continuità territoriale e la vice presidente della Regione Sardegna, Alessandra Zedda, che ha chiesto di fare in fretta, anche in vista della stagione turistica ormai imminente.

 

Giuseppe Orrù

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1 commento

  1. Nicola says:

    72 mln di contributo a fondo perso senza alcun rendiconto sono sold persi.
    Con un contributo cosi alto si possono agevolare i trasporti dei sardi dando semplicemente uno sconto su qualsiasi Compagnia di trasporto.
    Il risultato sarebbe molto più influente sull’economia.