L’apneista dei ghiacci Valentina Cafolla stabilisce due nuovi record – L’intervista di DN
Le prestazioni già di per sé estreme della campionessa croata sono avvenute sotto abbondanti nevicate
Le prestazioni già di per sé estreme della campionessa croata sono avvenute sotto abbondanti nevicate
L’apneista croata Valentina Cafolla ha stabilito nel fine settimana del 23 e 24 febbraio due nuovi record mondiali di apnea dinamica sotto ghiaccio nel Lago di Anterselva, in provincia di Bolzano. Il primo giorno ha migliorato ampiamente il primato della giapponese Yasuko Ozeki nella specialità con monopinna, portandolo da 126 metri alla bellezza di 140 metri in 1 minuto e 43 secondi. Il giorno seguente ha stabilito anche il record mondiale con due pinne, raggiungendo gli 80 metri in 1 minuto e 20 secondi. Da sottolineare che le prestazioni, già di per sé estreme, della 27enne croata, con padre italiano, sono avvenute sotto abbondanti nevicate. Dell’evento hanno parlato i media di tutto il mondo e noi di Daily Nautica abbiamo avuto la fortuna di poterla intervistare.
Qual è stato il suo primo record?
Il mio primo tentativo di record fu a metà marzo del 2016 sul lago di Anterselva, ma, per via di una mancanza organizzativa, non venne omologato. Erano 111 metri e non mi ricordo il tempo. L’anno dopo, il 12 marzo, di nuovo sul lago di Anterselva raggiunsi i 125 metri e divenne il primo record femminile riconosciuto dalla CMAS.
Perché ha deciso di dedicarsi ad una specialità agonistica così difficile?
Già a 15 anni volevo praticare l’apnea agonistica ma, essendo ancora minorenne, non potevo. Poi, dopo aver lavorato tre anni nel diving di mio padre, ho conosciuto una coppia di persone favolose che cercavano una ragazza desiderosa di tentare questa impresa. Io avevo appena compiuto 18 anni e decisi di provare.
Nei giorni scorsi ha stabilito altri due splendidi record: quale le ha dato più soddisfazione?
Quello che mi appaga di più è il record dei 140 metri con la monopinna.
Che attrezzature ha usato per gli ultimi due record?
Le attrezzature degli ultimi due record sono diverse da quelle dei record stabiliti nel 2016 e nel 2017, quando avevo attrezzature custom. Quest’anno ho usato attrezzatura SEAC, monopinna Goldfin e zavorra Lobster Neck Weight. La muta, su disegno di mio fratello, è stata fatta dalla Idra SUB.
Da chi è stata assistita nel Lago di Anterselva?
L’organizzazione dell’evento è stata fatta dal club sportivo Croatia Apnea (Rovigno), mentre la sicurezza durante il record è stata gestita dalla ditta Rescue Adriatic Maritime Services. Un grazie particolare al team di riprese video di Fabio Ferioli, a Predrag Vuckovic Extrem Photographer e a Stefan Aufschnaiter per la copertura media. Hanno fatto un lavoro eccezionale. Non bisogna dimenticare poi il mio club di Zagabria, RK Submania, che mi dà la possibilità di allenarmi in piscina con i migliori apneisti croati.
Ha in programma in futuro di migliorarsi ancora o aspetterà che i suoi record vengano superati?
Credo che il fascino dell’apnea sia anche questo: che qualcuno superi i tuoi tentativi. Per ora vorrei migliorare le mie prestazioni in piscina per continuare a far parte della nazionale croata d’apnea e riuscire a fare il limite per partecipare ai Mondiali di Belgrado.
Gianni Risso
Foto di Predrag Vuckovic