31 ottobre 2016

Avete mai sentito parlare del lago assassino? Ecco la scoperta di Erik Cordes

31 ottobre 2016

Uno scenario desolante, come se in questo specchio acqueo la vita non fosse mai arrivata

Avete mai sentito parlare del lago assassino? Ecco la scoperta di Erik Cordes

Uno scenario desolante, come se in questo specchio acqueo la vita non fosse mai arrivata

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Ha una concentrazione di sale cinque volte superiore al normale e, in seguito a recenti prelievi, sono stati riscontrate anche importanti tracce di metano e di solfuro di idrogeno. Una condizione pericolosissima, altamente tossica per qualsiasi specie vivente: si tratta di un bacino acqueo del Golfo Messico e la scoperta porta la firma di Erik Cordes, biologo di fama mondiale.

Lo studioso ha recentemente pubblicato un articolo sulla rivista Oceanography per approfondire meglio questo particolare fenomeno. Uno scenario davvero inquietante, immagini che possiamo osservare grazie al video che EVNautilus ha diffuso sul web. Il servizio realizzato in seguito alle ricerche di Erik Cordes ci mostra un ambiente desolante: il nulla. Nessun segno di vita, se non qualche carcassa di granchio.

Gli animali che si sono addentrati in questo lago della morte non hanno sopportato questa ostile condizione ambientale. Neppure l’uomo riuscirebbe a sopravvivere.

«E’ qualcosa di meraviglioso e di terribile: una spettacolo unico»: la scoperta di Erik Cordes

«Non ho mai visto nulla di così impressionante nel corso della mia vita, ti trovi nel bel mezzo dell’oceano e improvvisamente ti capita di osservare questo fondale completamente morto. Come se non esistessero specie viventi, come se qui la vita non fosse ancora arrivata: è una sensazione difficile da spiegare, è un qualcosa di meraviglioso e di terribile al tempo stesso», queste le parole di Erik Cordes al momento della scoperta.

In realtà la condizione di questo fondale è nota da circa un anno, ma solo negli ultimi mesi si è pensato di approfondire meglio la questione. Cordes ha effettuato diversi prelievi per analizzare meglio la composizione dell’acqua, inoltre, grazie ad alcuni droni subacquei, sono state realizzate le suggestive immagini che possiamo ammirare in questo articolo.

Gli unici a essere immuni da questa letale composizione sono i batteri e alcuni tipi di vermi, qualsiasi altro essere vivente muore nel giro di un poche ore. Una morte orribile, infatti, come ci riferisce lo stesso Cordes, «si finisce come sotto sale, il corpo rimane intatto, quasi imbalsamato».

Paolo Bellosta

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