Importante scoperta archeologica nel Mar Ligure: quattro anfore nei fondali a sud di Portofino
Le anfore, terminati gli approfondimenti, resteranno a Santa Margherita Ligure e andranno ad aumentare il patrimonio del neo nato Museo del Mare
Le anfore, terminati gli approfondimenti, resteranno a Santa Margherita Ligure e andranno ad aumentare il patrimonio del neo nato Museo del Mare
L’eccezionale recupero è avvenuto nelle acque del Mar Ligure a sud di Portofino da parte di un peschereccio di Santa Margherita Ligure e le anfore, risalenti oltre duemila anni fa, sono state presentate alla stampa e alla cittadinanza sabato 11 giugno nella aula consiliare del Comune di Santa Margherita Ligure alla presenza del sindaco Paolo Donadoni.
Simon Trigona della Soprintendenza Archeologica della Liguria ha illustrato il notevole valore della scoperta affermando: «Si tratta di una scoperta importante perché sono le prime anfore di questo tipo rinvenute in Liguria. Sono anfore che riportano dei bolli, cioè delle sigle che indicano con esattezza la loro provenienza, la fornace e lo schiavo che le hanno realizzate e cosa contenevano – prosegue Trigona – sono databili tra il II e il I secolo A.C. e potrebbero provenire dalla Campania settentrionale; sono le prime rinvenute in Liguria con queste caratteristiche». Vista la grandezza e la loro forgia è possibile, ha spiegato l’archeologo Trigona, che facciano parte di un grosso carico e che quindi il relitto sia piuttosto grande, «cercheremo il punto esatto e il relitto; confido di trovarlo entro la fine dell’estate».
Le anfore, terminati gli approfondimenti, resteranno a Santa Margherita Ligure e andranno ad aumentare il patrimonio del neo nato Museo del Mare. «È una felice coincidenza che questo ritrovamento combaci con l’avvio della costituzione del Museo del Mare – spiega il Sindaco di Santa Margherita Ligure Paolo Donadoni – e ho riscontrato con piacere come la comunità cittadina abbia accolto con entusiasmo il ritrovamento di queste anfore segno di un’appartenenza forte che vuole essere raccontata e tramandata. E’ sintomatico che Gianni Paccagnella, comandante del peschereccio Impavido abbia pensato immediatamente a contattare il Museo del Mare di Santa Margherita Ligure!».
Alla conferenza stampa ha partecipato, tra gli altri, anche il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Santa Margherita Ligure Elisa Petrosino, che ha fatto i complimenti al pescatore per il suo senso civico e ha invitato chiunque s’imbatta in ritrovamenti simili a rivolgersi alle autorità competenti.
Gianni Risso
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