Tragedia a Camogli: muore subacqueo ventiduenne
Il giovane, titolare insieme alla famiglia di uno stabilimento balneare e appassionato di immersioni in apnea, è stato trovato senza vita sul fondale del mare a duecento metri dalla riva; a ritrovarlo è stato il padre, allarmato per il protrarsi dell’assenza del figlio
Il giovane, titolare insieme alla famiglia di uno stabilimento balneare e appassionato di immersioni in apnea, è stato trovato senza vita sul fondale del mare a duecento metri dalla riva; a ritrovarlo è stato il padre, allarmato per il protrarsi dell’assenza del figlio
Aveva 22 anni Gabriele Stasio ed è stato tradito dalla sua stessa passione. Il giovane è stato trovato senza vita sul fondale a circa duecento metri dalla costa di Camogli, dove insieme alla famiglia era titolare di uno storico stabilimento balneare.
Probabilmente a ucciderlo è stato un malore, Gabriele ha perso i sensi durante l’immersione in apnea ed è morto annegato. Il primo a lanciare l’allarme è stato il padre del ragazzo, anch’esso grande appassionato di immersioni subacquee. Era passato troppo tempo da quando il giovane era sceso in acqua, accompagnato in barca dallo skipper Daniel Lagno, proprio il padre Massimo non ha esitato a mettersi la muta e immergersi alla ricerca del figlio, mentre anche le motovedette e un elicottero della Capitaneria erano usciti in perlustrazione.
Prima è stato trovato il pallone di segnalazione ma la fune era slacciata dal corpo, ormai adagiato sul fondale. Nonostante estremi e disperati tentativi di rianimazione, prima direttamente sulla barca della Capitaneria e poi a terra, il giovane non ha più ripreso i sensi.
La banchina è stata subito affollata da curiosi e poi un triste pellegrinaggio ha raggiunto la casa della famiglia, dove Gabriele abitava con i genitori e la sorella maggiore Giorgia; il papà Massimo è presidente dell’associazione commercianti di Camogli e titolare dello stabilimento balneare “Beppe”.
G.S.
Argomenti: #subacquea, Daily Nautica, Liguria, mare, spiagge