A bordo del Baltic 142 Canova: il mix perfetto tra performance e tecnologia – Il video di DN
Baltic 142 Canova rappresenta la sintesi di un'imbarcazione easy sailing, easy maintenance e full comfort
Baltic 142 Canova rappresenta la sintesi di un'imbarcazione easy sailing, easy maintenance e full comfort
Il Baltic 142 Canova del cantiere finlandese Baltic Yachts rappresenta la sintesi di un’imbarcazione easy sailing, easy maintenance e full comfort, particolarmente attenta alla sostenibilità ambientale. Mattia Belleri, Project Manager del Baltic 142 Canova e di Canova Yachting Ltd, ha spiegato ai microfoni di Daily Nautica come è stata trasformata in realtà quella che era, fin dall’inizio, un’idea ben definita e determinata. “Volevamo realizzare uno yacht blue water – ha sottolineato – quindi in grado di girare il mondo, però con grandissime performance e con la tecnologia allo stato dell’arte, cercando di avere un basso impatto ambientale ma massimo comfort e massima velocità“.
Performance eccezionali
Baltic 142 Canova è il primo superyacht al mondo con un foil ridisegnato insieme ai suoi inventori appositamente per questo progetto. Si tratta di un foil DSS (Dinamic Stability Sistem) con un’ala di 9 metri che scorre trasversalmente attraverso un tunnel nello scafo. Sporge di circa 6 metri e mezzo per lato quando viene dispiegato sottovento e garantisce un raddrizzamento addizionale importante, proporzionale alla velocità. Più si va forte, infatti, più è efficace e riduce in modo considerevole il beccheggio e il rollio, ma anche l’angolo di sbandamento perché produce un lift per cui la barca si raddrizza di circa 7 gradi, oppure offre la possibilità di caricare di più le vele a pari sbandamento.
Facilità di navigazione
Nonostante i suoi 43 metri di lunghezza, il Baltic 142 Canova, realizzato in carbonio alleggerito, si può portare in autonomia, come se fosse un laser. Anche quando è necessaria una manovra, ad esempio un terzarolo, utilizzando il telecomando e il pilota automatico è sufficiente una persona, operazione che su una randa con una taglia da 600 metri quadrati non è affatto scontata. Inoltre la visibilità è massima durante le fasi di veleggiata, agevolata anche per merito del design della tuga. Dal timone si possono utilizzare i controlli delle manovre guardando comodamente a prua. La coperta è sgombra da ostacoli e consente quindi facilità di accesso e movimento. Per ottenere questo risultato è stato creato un interponte, perciò la barca ha due ponti in cui sono alloggiati tutti gli impianti e due tender, quello nascosto a poppa lungo 4,60 metri e destinato all’equipaggio e il grande tender custom di 7 metri alloggiato nella coperta di prua. Ma nell’interponte trovano spazio anche i vani in cui collocare i cinque stralli del Canova, che oltre ad essere rimovibili sono stivabili.
Facilità di manutenzione
La facilità di accesso all’impiantistica di bordo si traduce in una facilità di intervento tecnico per la sua manutenzione. Seguendo lo stesso principio di fruizione semplificata, nella crew area, dietro al locale lavanderia, è stata collocata una zona tecnica con aria condizionata in cui è stivata tutta l’elettronica di bordo, mantenuta al fresco e isolata dalla zona ospiti, in modo da potervi intervenire agevolmente e senza entrare nelle cabine. Ogni elemento è stato studiato affinché si possano effettuare quasi tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria con l’imbarcazione galleggiante e attiva.
Rispetto per l’ambiente
Superyacht a ridotto impatto ambientale, Baltic 142 Canova è totalmente elettrico. La sua propulsione è data da un motore elettrico alimentato a batteria agli ioni di litio che non ha bisogno né di aria né di raffreddamenti esterni ed è direttamente connesso a un pod azimutale, quindi l’elica ruota a 360 gradi. Le dimensioni ridotte del motore riducono notevolmente il volume occupato, in favore di un risparmio di peso e di spazio e non c’è inerzia termica: la temperatura in sala macchine raggiunge al massimo il livello di quella esterna, perché l’unica fonte di calore sono i generatori, che hanno però un’estrazione in sughero laminato particolarmente raffinata che contiene il calore. Questo garantisce a tutta la parte dell’ impiantistica di non soffrire il deperimento e ne conseguono bassi costi di manutenzione. Oltretutto, dal momento che si tratta di una barca full electric, è stato utilizzato un approccio innovativo nell’impiantistica, elevando molto il voltaggio e passando dai consueti 12/24 volt ai 750 volt, in modo da ottimizzare la gestione della potenza e ridurre pesi e dimensioni dei cavi.
La sala macchina ha tante caratteristiche di valore ma la propulsione elettrica gestita dai generatori, un diesel elettrico, offre un vantaggio eccezionale perché quando l’imbarcazione, nella quasi totalità dei casi, non va a motore ma è all’hangar o naviga a vela, vengono utilizzate solamente 4 ore di generatore al giorno, contro le 24 ore di un pari grado. Questo significa, a livello di comfort, nessuna vibrazione, nessun rumore, nessun cattivo odore e, a livello manutentivo, determina un impatto 8 volte minore rispetto alle barche a motore, perché non necessita di cambio dell’olio né della sostituzione filtri, con conseguente drastica riduzione dell’inquinamento. Inoltre vanta un’ottimizzazione da un punto di vista energetico molto importante anche per merito delle 6 batterie montate a paratia che immagazzinano 200 kw di potenza. Ciò significa che, con i livelli standard di consumo giornaliero, si può godere di svariate ore di silent mod durante la giornata. Il Baltic 142 Canova, per merito del suo sistema diesel-elettrico e idrorigenerante, consente di utilizzare tutti i servizi mentre lo yacht è in navigazione, senza dover ricorrere ad un motore a combustibili fossili e quindi con emissione nulle.
Massimo livello di comfort in navigazione
Il Baltic 142 Canova non è solo un’imbarcazione ma è anche una casa in cui l’armatore vive per gran parte dell’anno e con la quale gira il mondo. Oltre alle notevoli comodità offerte dalla silenziosità in navigazione, dall’ampiezza e pulizia della coperta, dalla fruizione semplificata dell’impiantistica, dal tender custom di 7 metri che effettua gli accosti mentre lo yacht è all’hangar o in rada, lo stesso layout della barca mira a soddisfare questa esigenza.
Quando si vive su un’imbarcazione per un lungo periodo di tempo si pone infatti la necessità di creare un pozzetto chiuso per evitare di stare sempre al sole o prendere la pioggia senza protezione. Per questo l’ampio pozzetto è protetto da un lungo bimini hard top che parte dal salone di coperta e incorpora finestrini laterali a ribalta e porte scorrevoli, in modo da creare un ambiente chiuso in cui il comfort è aumentato dalla possibilità di condizionamento caldo-freddo. L’assenza di livello tra il pozzetto e il salone di coperta crea un eccezionale ambiente unico esterno-interno che amplia i volumi. La sensazione di spazialità può essere inoltre aumentata grazie al vetro dimmerabile effetto “mood”, che consente di avere una visibilità a 360 gradi sul mare sia in piedi che da seduti.
Da prua fino a poppa ci sono divani, tavoli e diverse soluzioni tecnologiche che rendono l’ambiente comodo e piacevole, come ad esempio il tavolo centrale che si solleva, sia abbassa, avanza e indietreggia, per trasformarsi da enorme coffee table per la convivialità a tavolo da pranzo. Rumorosità e vibrazioni vengono attutiti dal tipo di collocazione della struttura degli interni, che poggia su uno scheletro di carbonio incollato allo scafo tramite silent block. Lo stesso livello di comfort si ritrova anche sottocoperta dove tutto è stato studiato per essere fruibile, comodo ma non invasivo. Attraverso porte scorrevoli e letti a scomparsa è possibile modulare gli spazi per ospitare fino a 8 passeggeri in 4 cabine.
La parte più interessante degli interni, il nucleo portante del layout del Baltic 124 Canova, è la disposizione della cabina armatoriale, ripresa successivamente anche da altre imbarcazioni. La splendida suite armatoriale, infatti, è a tutto baglio, è larga 9 metri come lo yacht e gode di un unico spazio di oltre 65 metri quadrati. E’ inoltre collocata più in basso possibile nello scafo, dietro la chiglia e sopra il foil, assicurando in tal modo un minor movimento e un comfort ottimale. La suite armatoriale possiede tutte le comodità di un mini appartamento di lusso, compresa una zona spa che funge da bagno turco, si trasforma in doccia e in vasca ed è ovviamente in carbonio super alleggerito, come la maggior parte dei componenti dell’imbarcazione. Nella cabina armatoriale si trova uno scalino, al di sotto del quale scorre il foil, che è dotato di sportelli di accesso per una facile manutenzione.
Baltic 142 Canova è stato concepito come uno yacht da crociera globale per navigare in modo rapido, confortevole ed efficiente per lunghi periodi, in maniera indipendente. Un’indipendenza sia in termini tecnici, perché può essere manutenzionato e riparato senza la necessità di assistenza, in modo da essere autosufficiente in qualsiasi luogo del mondo si trovi, sia in termini energetici, perché si autoalimenta ma anche dal punto di vista dell’autonomia perché possiede una cella frigorifera capace di stivare frutta e verdura per lunghe traversate.
SCHEDA TECNICA – BALTIC 142 CANOVA
- LOA: 43.33 metri
- DWL: 41.60 metri
- BEAM: 9.00 metri
- DRAFT: 6,50/ 3,80 metri
- Displacement: 145.000 kg
- Ballast: 49.000 kg
- Naval Architect: Farr Design Yacht
- Exterior Designer: Micheletti + Partners
- Project Manager: Mattia Belleri
- Interior Design: Baltic Yachts / Micheletti + Partners
Argomenti: Daily Nautica
Complimenti , sono un armatore di due imbarcazioni Akir cantieri di Pisa 110 LE ed un sparkman&stevens 100 vivo a Miami noi armatori aspettavamo già da tempo una buona notizia come i vostri ingegneri ed architetti avranno realizzato pertanto mi farebbe molto piacere avere più informazioni tecniche sala motori e ulteriori foto del Baltic 142 ,
grazie e sono contento di farvi ulteriori complimenti