31 agosto 2020

Bleu de Nimes, da nave da guerra a passenger yacht: l’evoluzione dal 1980 a oggi raccontata dallo Studio d’Ingegneria Navale Nattero

31 agosto 2020

Lo Studio Nattero di Genova racconta la sfida ingegneristica che ha portato a una radicale trasformazione del megayacht Bleu de Nimes, passato da 55 a 72 metri per un charter esclusivo, all’insegna del lusso

Lo Studio Nattero di Genova racconta la sfida ingegneristica che ha portato a una radicale trasformazione del megayacht Bleu de Nimes, passato da 55 a 72 metri per un charter esclusivo, all’insegna del lusso

5 minuti di lettura

Un tempo era una nave da guerra, oggi è uno dei più celebri passenger yacht in circolazione, passato da 55 a 72 metri dopo una lunga serie di radicali trasformazioni. E’ il megayacht Bleu de Nimes, lo stesso che abbiamo incontrato alcuni giorni fa mentre stava rientrando nel porto di Genova (in questo articolo trovate il video), e che in questi giorni è in navigazione per offrire ai suoi ospiti un’esperienza di crociera all’insegna dell’esclusività e del lusso. La nuova “vita” del Bleu de Nimes, infatti, è dedicata al charter.

Oltre alla bellezza di questo megayacht, quello che colpisce è la sua lunga storia e le tante trasformazioni che lo hanno accompagnato, molte delle quali avvenute nel porto genovese. Buona parte di queste trasformazioni, che sono state delle vere e proprie sfide ingegneristiche, sono state progettate dallo Studio d’Ingegneria Navale Mario Nattero di Genova. Tra i tanti lavori realizzati (il portfolio dello studio è davvero degno di nota), c’è anche l’evoluzione del Bleu de Nimes, di cui lo studio ha iniziato a prendersi cura nel 2014.

Ecco le fasi principali della storia di questo megayacht, raccontato proprio da chi ne ha progettato i suoi cambiamenti. Gli ultimi lavori sono appena terminati.

Il motoryacht Bleu de Nimes è stato costruito nel 1980 dai cantieri inglesi Cleland Shipbuilding, per entrare nella flotta della Royal Navy, con la mansione di supporto ai sommergibili della flotta inglese e successivamente impiegato come dragamine.

Dopo un lungo periodo di disarmo, nel 2001 lo scafo è stato acquistato dall’attuale armatore ed adibito a pleasure yacht. L’importante lavoro di trasformazione è stato eseguito in Turchia, su progetto dello studio PentaNed per la parte strutturale e impiantistica e dallo studio dell’Architetto Pier Vittorio Cerruti per il design e l’allestimento degli interni.

Nel 2008 la notazione è stata aggiornata in commercial yacht e da quel momento la barca ha affrontato numerosi viaggi in giro per il mondo, dalla Groenlandia sino al Pacifico. Nel 2014 l’armatore, con il supporto dello Studio Nattero di Genova, ha poi iniziato a sviluppare un nuovo progetto di trasformazione per allungare e arricchire le dotazioni di questo particolare explorer yacht.

Il progetto prevedeva di allungare il corpo centrale dello scafo e delle sovrastrutture, per poter ospitare nuovi garage per due dei tender della barca e aumentare il numero di cabine (passate da 9 a 13, compresa la suite armatoriale) per gli ospiti, il cui numero è salito da 12 a 28. Durante il progetto di trasformazione si è anche pensato di passare dalla notazione di Classe Commercial Yacht a quella di Passenger Yacht. La nuova Classe è stata certificata dall’American Bureau of Shipping (ABS).

Per aggiornare le linee dello scafo sino al ponte di coperta è stata inoltre completamente riprogettata la zona di poppa, con l’inserimento di un beach club e una nuova e riconoscibile scala di accesso, portando l’allungamento complessivo dello scafo a circa 17 metri. Lo yacht è stato modificato anche con l’inserimento di un nuovo bulbo prodiero, che ha sensibilmente migliorato le prestazioni in termini di velocità e resistenza al moto.

Il progetto dei nuovi interni è stato nuovamente seguito dall’architetto Cerruti, conferendo agli interni del P/Y Bleu de Nimes una sobria eleganza di ispirazione coloniale, con ambienti ampi e confortevoli, ma senza penalizzare l’armonia e la ricercatezza nei dettagli.

La sfida ingegneristica affrontata dallo Studio Nattero, per trasformare l’unità di 55 mt in un Passegger Yacht da 72 mt, ha comportato uno studio dettagliato della struttura e delle linee scafo, che originariamente non presentavano un corpo cilindrico da tagliare e giuntare, come di norma accade nelle più grandi navi da crociera che subiscono progetti di allungamento.

Attraverso un continuo controllo con programmi di stabilità e FEM, è stato possibile realizzare il progetto di allungamento, nel corso del quale ci si è avvalsi anche di una sofisticata strumentazione per i rilievi, il laser scanner 3D, che ha permesso la verifica delle forme originali, in particolare per l’intervento sulla poppa.

Un’ulteriore elemento di complessità del progetto era legato alla manovrabilità dello scafo che, durante le prove in mare, ha dimostrato di aver guadagnato in velocità e tenuta, conferendo al P/Y Bleu de Nimes un nuovo aspetto e un nuovo carattere e permettendo allo yacht di continuare a girare il mondo senza limiti di navigazione, per nuove ed esclusive crociere.

Il nuovo bulbo di prora del Bleu de Nimes

SCHEDA TECNICA – Passenger yacht BLEU DE NIMES

Cantiere di costruzione: Clelands England

Anno di varo: 1980

Cantiere prima trasformazione 2001-2002 da nave militare a pleasure yacht: TUZLA (Turkey)

Progetto prima trasformazione 2001-2002: Penta NED

Bandiera: Cayman Island

Registro Navale: Loyd’s Register

Interni prima trasformazione: Arch. Pier Vittorio Cerruti

Progetto di trasformazione 2016-2020 da commercial yacht a passenger yacht: Studio d’ Ingegneria navale Ing. Mario Nattero

Interni: Arch. Pier Vittorio Cerrutti

Bandiera: Cook Islands

Registro Navale: ABS

Lunghezza prima della trasformazione: 58,70 mt

Lunghezza post trasformazione: 72,10 mt.

Larghezza: 11,40 mt

Immersione prima della trasformazione: 4,20 mt

Immersione post trasformazione: 3,70 mt

Cabine prima della trasformazione: 9

Cabine post trasformazione: 12 + Owner suite

Ospiti prima della trasformazione: 12

Ospiti post trasformazione: 28

Equipaggio: 21

Staff: 6

Equipaggio (max) prima della trasformazione: 20

Motori 2 x Cummins KTA 50 M2 – 2 x 1680 hp

Max speed: 16 kn.

 

Giuseppe Orrù

L’analisi strutturale del Bleu de Nimes. foto: Studio Nattero

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