Un cigno ispirato a Mazinga: ecco “Avanguardia”, il gigayacht del futuro progettato da Pierpaolo Lazzarini
Il designer italiano Pierpaolo Lazzarini torna a far parlare di sé con il progetto di Avanguardia, un gigayacht da 137 metri con una “testa” che lo fa assomigliare ad un cigno che, se reclinata, rilascia in acqua un tender da 16 metri
Il designer italiano Pierpaolo Lazzarini torna a far parlare di sé con il progetto di Avanguardia, un gigayacht da 137 metri con una “testa” che lo fa assomigliare ad un cigno che, se reclinata, rilascia in acqua un tender da 16 metri
La nuova “Avanguardia” del gigantismo nautico sembra un cigno e si ispira a Mazinga. E’ destinato sicuramente a non passare inosservato il nuovo progetto del designer italiano Pierpaolo Lazzarini, che ha disegnato un gigayacht da 137 metri dalla forma di un cigno.
La particolarità di questa imbarcazione, che sembra uscita da un film di fantascienza, è infatti una sorta di “collo”, proprio come quello di un cigno, che quando è alzato fa della “testa” una specie di torre di controllo. Se invece è reclinato, la testa si stacca e diventa un tender da 16 metri pronto a prendere il mare e allontanarsi rapidamente dalla nave madre. E qui il richiamo a Mazinga, il famoso cartone animato degli anni Ottanta, è evidente.
Avanguardia si sviluppa su 5 ponti e dispone anche di due basi per l’atterraggio e il decollo dell’elicottero, entrambi sull’upper deck, una a poppa e una a mezza nave. La propulsione è affidata ad un motore MTU Roll-Royce, in grado di raggiungere una velocità di crociera di 18 nodi, oltre a due motori ibridi laterali, utili anche in fase di manovra e virata.
Questi due motori più piccoli, che da soli raggiungono la velocità di 8 nodi, in realtà sono quelli delle due jet capsule alloggiate a poppa, un modello simile a quello che abbiamo incontrato allo scorso Salone Nautico di Genova.
Con il collo esteso, Avanguardia raggiungerebbe i 160 metri e diventerebbe il quinto yacht più grande del mondo. Se ci fosse un cantiere interessato a trasformare in realtà questo progetto così avveniristico, Lazzarini dovrebbe rivedere proprio i meccanismi del “collo”, che in realtà è un carro-gru a tre snodi, manovrato da pompe elettro-idrauliche, i cui ingombri, però, al momento parrebbero eccessivi.
Il prezzo di realizzazione, secondo il designer, si aggira intorno ai 500 milioni di euro. Ci sono yacht che costano ben di più ma prima occorrerà trovare un cantiere e un armatore disposto a condividere il progetto.
Foto: Lazzarini Design Studio
Giuseppe Orrù
Argomenti: Daily Nautica
Bellissimo, avveniristico come mai e, se qualcuno deciderà d’investire denaro facendolo costruire magari in Italia, il fatturato nautico farà un balzo in avanti strepitoso e si potrà dire che la nautica è uscita dalla crisi! ma, non c’è nessuno a considerare che l’amore per il mare nasce da giovani? E, nessuno quindi a studiare come portare più giovani sul mare con costi accessibili a tutte le tasche?