Presentata alla 32 esima edizione del Monaco Yacht Show l’ultima novità in casa Hydro Tec: un catamarano di 55 metri ispirato alla ricchezza naturale del Mediterraneo ma pensato per le lunghe estati all’estero o gli inverni nelle acque calde del Mar Rosso.

“Prima di fondare Hydro Tec – spiega il presidente Sergio Cutolo – ho dedicato parte della mia carriera alla progettazione di catamarani veloci. Ho sempre visto in questa tipologia di imbarcazioni una sfida stimolante, capace di spingermi a pensare in modo non convenzionale. I multiscafi, infatti, offrono spunti architettonici affascinanti, perché hanno spazi molto simili a quelli residenziali e un’interessante complessità dal punto dal vista tecnico”.

In tutti i suoi progetti Hydro Tec pone massima attenzione al concetto di integrazione armoniosa, perché estetica e funzionalità devono potersi intrecciare alla perfezione. Sul catamarano 55 metri ogni dettaglio viene analizzato per assicurare un aspetto gradevole e, al contempo, la massima efficienza tecnica. Negli ultimi 25 anni Hydro Tec ha lavorato su una vasta gamma di imbarcazioni: dagli explorer agli yacht plananti, dai piccoli tender ai megayacht di 80 metri.

Gli interni

Gli interni sono stati progettati su quattro ponti abitativi, collegati tra loro da un ascensore. Tra le sfide principali vi era quella della privacy, obiettivo raggiunto grazie alla distribuzione delle cabine sui ponti superiori, dislocando invece i locali tecnici e le cabine dell’equipaggio tra i due scafi. Quello di sinistra ospita le sistemazioni della crew, mentre lo scafo di destra è adibito al trasporto di tender e toy.

Con i suoi 17,5 metri e mezzo, il ponte principale è uno degli spazi più ampi e di grande respiro dell’imbarcazione. A poppa è installata una piscina che regala una vista panoramica, senza limiti, sul paesaggio circostante. La forma della piscina indirizza lo sguardo verso il salone principale, corredato da una vetrata di 6,5 metri: qui sono posizionate l’area pranzo e un salotto con sedute a scomparsa e, grazie a questa finestratura, gli interni sono immersi nella luce naturale.

Le camere degli ospiti sono ispirate alle mete del Mediterraneo, da Santorini a Casablanca. Le cabine, ciascuna di ben 40 metri quadrati, sono dotate di balconi a scomparsa che regalano agli ospiti un’oasi di privacy e comfort. L’area relax è dislocata sul ponte anteriore dove sono stati installati un focolare e la jacuzzi. La cabina armatoriale occupa una posizione esclusiva: orientata verso prua è situata sul ponte superiore e, con i suoi 90 metri quadrati di superficie, abbraccia completamente la larghezza dello yacht.

Gli esterni

“L’esterno è stato concepito con linee nette ma sinuose – racconta Richard Partington, design director di Hydro Tec – impreziosite da un distintivo elemento di illuminazione che sottolinea l’arco che sale dalla prua e si snoda fino alla poppa, conferendo imponenza e carattere all’intero design”. La sovrastruttura si presenta come una scultura fluttuante che avvolge la timoniera, inserita con estrema discrezione nella parte superiore.

La propulsione è affidata a due motori principali MTU, collegati a due eliche a pale fisse. A questi si aggiungono altrettanti motori elettrici alimentati dalla rete di bordo, che consentono di raggiungere, in modalità diesel-elettrica, una velocità di circa 10 nodi. Per questo progetto Hydro Tec si è avvalsa di “Alchimia”, ultima innovazione dello studio VBH. Alchimia fonde tecnologia e design, lasciando ogni stanza libera da apparecchiature visibili: schermi, altoparlanti o interfacce utente vengono, infatti, celati ed integrati, quasi magicamente, da materiali naturali.