Alla scoperta dell’ISA Super Sportivo 100ft GTO, il nuovo fulmine della Palumbo Superyachts
L'ISA Super Sportivo può raggiungere oltre i 50 nodi, ancora ignota l'identità di chi l'ha acquistato. Nel 2020 la consegna
L'ISA Super Sportivo può raggiungere oltre i 50 nodi, ancora ignota l'identità di chi l'ha acquistato. Nel 2020 la consegna
Prendete il mare, da una parte, e la velocità, dall’altra: addizionandoli, seguendo lo schema di una vera e propria formula aritmetica, il risultato che uscirà sarà l’ISA Super Sportivo 100ft GTO. È questo, infatti, il nome del nuovo yacht super sportivo firmato Palumbo Superyachts, cantiere napoletano attivo nel settore delle costruzioni navali dal 1967. Da oggi in poi il profondo blu vedrà sfrecciare proprio l’ISA Super Sportivo, venduto nei giorni scorsi ad un cliente europeo, la cui identità, ad ora, è ancora ignota.
Velocità, ebrezza, pelle d’oca: chi salirà su questo gioiello vivrà tutte queste sensazioni. Difatti le prestazioni di questo innovativo modello sono l’ingrediente principale di quella che si appresta ad essere una delle imbarcazioni più veloci oggi disponibili sul mercato. “Crediamo molto in questa linea ISA Super Sportivo – ha dichiarato Giuseppe Palumbo, amministratore unico dei cantieri navali Palumbo Superyachts – e siamo molto soddisfatti di poter iniziare a costruire questo primo modello che siamo certi sarà un grande successo”.
Disegnato dall’architetto Marco Casali di Too Design, l’ISA Super Sportivo, che con 3 motori da 2000 CV sarà in grado di raggiungere oltre 50 nodi, “nasce dall’idea – ha spiegato l’architetto – di creare una barca che esalti i valori di sportività e tenuta di mare tipici di una barca aperta. Le linee slanciate sono evidenziate dall’alta prua a forma di “V” e dal profilo che declina rapidamente verso la poppa, le discrete superfici aperte a prua e a poppa lo rendono unico nella sua categoria”.
L’ISA Super Sportivo sarà unico anche per via dello scafo e delle sovrastrutture che presenterà, che verranno realizzate in resina vinilestere a base epossidica con rinforzi in fibra di carbonio e kevlar, per garantire massima leggerezza e resistenza.
Insomma, il gioiello che porta la firma dello storico cantiere partenopeo presenta innovazioni sotto tutti i punti di vista. Anche se la velocità, considerando le sensazioni di chi avrà la fortuna di salirci a bordo, sarà l’innovazione più emozionante. Per sentire parlare ancora di lui, però, dovremmo aspettare il 2020, anno della consegna al proprietario. Intanto lo ammiriamo attraverso le ricostruzioni, immaginando ad occhi chiusi la sua velocità.
Argomenti: Daily Nautica, Liguria, superyacht