Presentati a Portofino il primo Baglietto T52 con motorizzazione ibrida e l’Officina Baglietto
Oltre al Baglietto T52, superyacht da 52 metri a propulsione ibrida, è stata presentata anche Officina Baglietto, il progetto formativo del cantiere nell’ambito del design nautico
Oltre al Baglietto T52, superyacht da 52 metri a propulsione ibrida, è stata presentata anche Officina Baglietto, il progetto formativo del cantiere nell’ambito del design nautico
Portofino ha ospitato la presentazione in anteprima mondiale per la stampa e i clienti del primo esemplare di Baglietto T52, superyacht dislocante da 52 metri dello storico cantiere Baglietto, firmato da Francesco Paszkowski Design. Il modello è anche il primo ad essere dotato di propulsione ibrida.
“È un momento – ha commentato Fabio Ermetto, Baglietto CCO – che aspettavamo da tempo. Lo scafo 10238 è uno yacht che segna una tappa determinante nel percorso del nostro cantiere anche in termini di ricerca e sviluppo: è infatti anche il primo della linea T52 con motorizzazione ibrida. Un percorso verso una nautica sostenibile che il cantiere sta portando avanti con ferma convinzione“.
Alla presentazione di Baglietto T52, a cui eravamo presenti anche noi di Daily Nautica, hanno contribuito partner di rilevanza internazionale che condividono con il brand Baglietto la stessa passione e gli stessi valori: Antinori, Bentley Milano, Eleventy, FPArt, Frette, Il Bisonte, Leone Limentani, Miller Harris e Taurus hanno arricchito lo yacht e contribuito a rendere l’evento un momento speciale ed esclusivo.
Nasce “Officina Baglietto”
Per l’occasione Baglietto ha presentato anche “Officina Baglietto“, un progetto formativo curato da YAC, che apre le porte alla formazione di giovani talenti non solo nell’ambito del design nautico, core business del cantiere, ma più in generale del mercato del lusso, con particolare attenzione all’ambito del product design, fashion design e jewellery design. Una scuola di luxury design orientata a formare le nuove generazioni dialogando con i grandi maestri del design contemporaneo ed effettuando ricerca continua e sperimentazione, partendo dai uno dei marchi più noti ed apprezzati del Made in Italy.
“Non poteva esserci luogo migliore della Marina di Portofino – commenta Diego Michele Deprati, Ceo di Baglietto – dove presentare la nostra prima imbarcazione di 52m a motorizzazione ibrida, che segna il primo passo verso quell’impegno che ci siamo assunti nei confronti di una nautica sempre più responsabile e sostenibile. Inoltre, con il progetto Officina Baglietto, il nostro cantiere sempre più si dimostra attento, non solo alla produzione di imbarcazioni di qualità, ma anche a sviluppare progetti dall’alto contenuto valoriale, con una particolare attenzione e sensibilità nei confronti delle nuove generazioni“.
“Questa idea di utilizzare un marchio così solido, importante e autorevole – aggiunge Alessandro Cecchini, direttore YACademy – per estenderlo a qualcos’altro che non sia semplicemente la nautica è qualcosa a cui siamo già abituati, pensiamo alla moda, ma è originalissimo il modo in cui Baglietto ha deciso di farlo. Non si sono affidati a un grande designer o ad un ufficio interno ma hanno pensato di trasformare questa loro intuizione in un’opportunità per i giovani. E’ un’idea molto coraggiosa quella di mettere questo marchio così pregiato in mano a una serie di talenti per chiedere loro come vedono il marchio Baglietto proiettato nel futuro e soprattutto come lo vedono proiettato al di fuori della nautica. Noi siamo un istituto di alta formazione internazionale che si occupa da sempre di design e architettura con partners di elevato standing come Prada. Ferrari e Lamborghini, coinvolgendo grandi architetti”.
“Quando incontro i ragazzi – spiega il designer Francesco Paszkowski – spesso si presentano carichi di informazioni ma non riescono ad entrare in sintonia con questo mondo perché non hanno le informazioni giuste. Il desiderio quindi è quello di dargli indicazioni per iniziare a farli esprimere nella maniera giusta: insegnargli che fare il designer non è soltanto andare a bere lo champagne a bordo ma c’è un mondo infinto di cose da imparare e sacrifici da fare. Oggi con i social si riesce a fare una progettazione molto rapida ma poco profonda. Per questo bisogna tornare indietro, insegnare i fondamentali e trasmettere a questi ragazzi anche quel Dna di Baglietto che è diverso dagli altri. Baglietto ha una sua identità e insegnare ad avere un’identità in quello che si fa può essere stimolante perché comunque noi siamo di passaggio e dobbiamo dare il testimone ad altri e gli altri devono sapere interpretare un pensiero che rimanga nel tempo e che dia identità al cantiere e al prodotto”.
Al progetto collabora anche lo studio di architettura e design di Milano AMLD Circle, la boutique 10 Corso Como di Milano e la Scuola dell’Arte della Medaglia dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
“L’idea che gli architetti e i designer possano collaborare con tanti mondi diversi – afferma Nicholas Bewick, Art Director di AMLD Circle – a me piace tantissimo. Il mondo nautico è molto interessante perché può essere anche un traino per altri settori. Ci sono tante cose da imparare non solo in termini di lusso ma anche di tecnologie e di possibilità di migliorare il modo di vivere”.
“Corso Como – conclude Tiziana Fausti, proprietaria della boutique 10 Corso Como di Milano – è il mio campo di gioco, impegnativo ma di grande piacevolezza, e sarà un piacere ospitare questi ragazzi per cercare di mettere a loro disposizione l’esperienza che abbiamo acquisito in tanti anni di lavoro. Il nostro progetto con la nautica parte da qua e non avrei mai pensato di poter collaborare con una realtà così importante come Baglietto”.
Argomenti: Baglietto, Daily Nautica