11 maggio 2023

Il refit del Lady Jade: come allungare un superyacht del 20%

11 maggio 2023

Per avere la certezza che l'allungamento di 6 metri del M/Y Lady Jade non avrebbe influito sulla tenuta in mare, sono state utilizzate le tecniche CFD

Per avere la certezza che l'allungamento di 6 metri del M/Y Lady Jade non avrebbe influito sulla tenuta in mare, sono state utilizzate le tecniche CFD

3 minuti di lettura

Costruito dal cantiere brasiliano Inace nel 2008, il M/Y Lady Jade è stato oggetto di un complesso refit nel 2017, che ha incluso un allungamento dello scafo di circa 6 metri e l’aggiunta di un bimini strutturale sull’upper deck.

A seguire questo complicato intervento, svoltosi presso il cantiere turco Alia Yachts, è stato lo studio NAMES (Naval Architecture & Marine Engineering Studio) di Francesco Rogantin, che è riuscito a portare a termine la sfida grazie alla grande esperienza acquisita nell’ambito dell’architettura navale, tra cui spicca un’approfondita conoscenza di idrodinamica, di utilizzo dei materiali e delle varie tipologie di propulsione.

Il suo team di esperti ha infatti garantito il pieno supporto in qualsiasi fase del progetto, dall’analisi di fattibilità alle previsioni dettagliate di peso, stabilità e prestazioni, fino alla progettazione esecutiva.

Le richieste dell’armatore del Lady Jade

“L’armatore – racconta Rogantin – si era innamorato delle linee classiche di questo yacht ma si era anche invaghito di una sistership dove era stato eseguito un intervento di allungamento della poppa. Questo è stato quindi l’input che noi, come altri studi di progettazione, abbiamo avuto come primo contatto”.

“Quando la scelta è caduta su NAMES – prosegue il fondatore dello studio – abbiamo subito affrontato la progettazione esecutiva delle strutture e dell’architettura navale, che dovevano essere profondamente riviste per poter garantire quanto richiesto, ovvero un allungamento di ben 6 metri con una completa revisione dell’opera viva, con un ricalcolo della distribuzione dei pesi, e la verifica della resistenza della struttura esistente, affinché potesse sopportare un intervento così radicale”.

Le tecniche CFD (Computational Fluid Dynamics)

Grazie alle tecniche della fluidodinamica computazionale o numerica, il metodo che utilizza analisi numerica e algoritmi per studiare i problemi di fluidodinamica, sono state eseguite delle verifiche comparative prima di iniziare qualunque intervento: solo con la verifica del campo ondoso e dei valori di resistenza e assetto in seguito alla modifica si poteva infatti avere la certezza che l’allungamento di 6 metri, che avrebbe portato la lunghezza al galleggiamento a 36 metri e quella fuori tutto a 40 metri, non avrebbe influito sulla tenuta in mare.

Nuovi esterni e interni per il Lady Jade

“L’allungamento della poppa – conclude Rogantin – era funzionale ad una sua completa rivisitazione anche sotto l’aspetto della fruibilità, secondo un ben preciso desiderio dell’armatore, che la voleva più aperta verso il mare, ma anche con una revisione del ponte inferiore, dove, oltre a spazi tecnici, è stata ricavata una sauna”.

Inoltre, l’intervento del designer Stefano Pastrovich, che ha rivisto i 3 ponti, ha portato ad un aumento degli spazi coperti, in particolare con un bimini strutturale sull’upper deck. Nuovi anche gli interni, che prevedono 6 cabine per 12 ospiti e 4 cabine equipaggio per il comandante e 5 marinai.

 

SCHEDA TECNICA LADY JADE

Lunghezza fuori tutto: 40,13 m

Lunghezza al galleggiamento : 36,34 m

Baglio massimo: 7,15 m

Altezza di costruzione: 4,13 m

Immersione a pieno carico: 2,74 m

Dislocamento a pieno carico: 316 t

Passeggeri: 12 in 6 cabine

Equipaggio: 6 in 4 cabine

Serbatoi gasolio: 32.000 l

Serbatoi acqua dolce: 19.000 l

Serbatoi acque nere/grigie: 9.500 l

Motori: 2 x CAT C18 715 hp a 2100 rpm

Riduttori: 2 x Twin Disc MGX-5114DC – i=3.99:1

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