Al Salone di Genova la rete D-Marin ufficializza l’ingresso di Porto Mirabello
Il portfolio di marine del Mediterraneo (e Emirati) servite da D-Marin arriva a 25 con il porto turistico di La Spezia
Il portfolio di marine del Mediterraneo (e Emirati) servite da D-Marin arriva a 25 con il porto turistico di La Spezia
D-Marin, realtà di management di porti turistici nata nel 2003, oggi gestisce 25 marine in tutto il Mediterraneo (e negli Emirati), offrendo un servizio completo e condiviso per tutte le destinazioni. Il Salone Nautico di Genova è stato l’occasione per annunciare l’acquisizione nel portfolio di Porto Mirabello a La Spezia.
Una scelta strategica, che amplia l’arco esteso dalla Costa Azzurra – con Port Camille Rayon tra Antibes e Cannes – a Livorno coperto da D-Marin e nel contempo suggella la trasformazione di un sito da sempre caratterizzato da una economia nautica forte. “Porto commerciale tra i primi d’Italia – ha confermato infatti Pierluigi Peracchini, sindaco di La Spezia – dalla forte economia nautica, di stampo soprattutto militare, è diventato centrale anche per il turismo, passando in poco tempo da 100.000 presenze all’anno a un milione”.
Approdo nel cuore della città da oltre 400 posti barca per scafi fino a 120 metri di lunghezza, Porto Mirabello, per Andrea Corradino, presidente della Fondazione Carispezia, che ha preso parte all’incontro al Salone, “ha enormi potenzialità, anche solo per le tante realtà produttive del settore nautico che caratterizzano il territorio circostante. Non per nulla il processo di crescita del luogo è costante“.
Porto Mirabello nel network D-Marin
Al pari degli altri poli della rete D-Marin – che somma 14.000 posti barca (di cui 3.000 a secco) per 50.000 ospiti abituali, con una occupazione media del 95% – anche Porto Mirabello gode dei servizi offerti dalla piattaforma. L’esperienza dell’armatore è al centro della filosofia aziendale del management, che si traduce sia concretamente, attraverso i servizi di supporto al posto barca e di manutenzione dello scafo, sia digitalmente. D-Marin lavora infatti anche con una app, che libera il cliente dalle tempistiche e dalle modalità tradizionali legate alla burocrazia di un porto turistico – scelta della marina e della posizione, pagamenti, gestione e controllo dei rifornimenti e delle utenze… -, aumentando nel contempo il suo grado di sicurezza. Lo yacht viene infatti monitorato costantemente fin dall’ingresso nella marina da appositi sensori forniti sempre dal network, che avvisano sia proprietario sia operatori di eventuali riparazioni necessarie.
Chi sceglie una marina del portfolio ha poi la possibilità di avere 7 giorni gratuiti di ormeggio (i cosiddetti Happy Berth Days) in ogni altro porto e la garanzia di processi di salvaguardia e di tutela dell’ambiente naturale circostante. “Perché – ha spiegato Nicolò Caffo, direttore generale D-Marin Italia – non si può nascondere che la presenza di infrastrutture del genere, con così tante imbarcazioni, ha un grande impatto ambientale. Ma anche, positivamente, sull’indotto. Per questo vogliamo essere dei ‘buoni vicini’ per il territorio e le comunità locali, investendo concretamente su programmi di sviluppo sostenibile, in collaborazione con organizzazioni nazionali e internazionali, e sulla qualità del lavoro dei dipendenti“.
Argomenti: La Spezia, Liguria, Posti barca, Saloni Nautici, superyacht