Il superyacht Planet Nine è stato avvistato ormeggiato a Genova. Se il nome non vi dice nulla, provate a immaginarlo mentre incrocia nelle acque della costa amalfitana, dove svetta con i suoi sei ponti con helipad.

Il motor yacht explorer Planet Nine di Admiral, cantiere di The Italian Sea Group, è stato il set scelto per girare le scene italiane del film Tenet del regista britannico Christopher Nolan. Una spy story d’azione in cui il protagonista antagonista Andrei Sator, interpretato da Kenneth Branagh, vive a bordo dell’imbarcazione, vero e proprio palazzo sull’acqua.

Planet Nine è lungo 74 metri

Lo yacht di 74 metri ha un ponte principale di 300 metri quadri dedicato esclusivamente all’armatore, che può godersi cabina principale, lounge e cabina secondaria. Al medesimo livello è presente una theater room con maxischermo da 119”, mentre gli spazi destinati agli ospiti, inclusa una ampia observatory lounge panoramica, sono collocati sul ponte superiore, con le relative cabine (cinque più una per lo staff) al livello inferiore. Sul quarto ponte si trova poi la timoneria, con cabina vip a poppa. Tutti i piani sono collegati da due ascensori, uno per l’equipaggio, l’altro per i passeggeri.

C’è anche l’hangar per l’elicottero

Il m/y Planet Nine avvistato a Genova, oltre che per la sua imponenza, degna di un film d’azione di tale portata, è stato selezionato anche per la dotazione aggiuntiva di mezzi di trasporto. I tender sono due, entrambi Rupert Marine 32 dalla doppia motorizzazione, stivati in due diverse tender bays a poppa del ponte principale, a fianco dell’helipad. Quest’ultimo è pronto ad accogliere un elicottero Agusta Grande, per il quale è previsto un hangar sottostante con stazione di rifornimento del carburante. E, scelta inedita anche per una imbarcazione di tali dimensioni, addirittura un ufficio con cabina per l’elicotterista di bordo.

Planet Nine non delude neppure negli interni, progettati per il massimo comfort dei naviganti e declinati secondo uno stile allo stesso tempo d’antan e moderno, che rilegge in modo attuale le atmosfere dei panfili del passato.