Venduto il primo DOM 115 di Baglietto
Il DOM 115 di Baglietto è caratterizzato da linee senza tempo moderne e accattivanti e da considerevoli volumi, unici per imbarcazioni di queste dimensioni
Il DOM 115 di Baglietto è caratterizzato da linee senza tempo moderne e accattivanti e da considerevoli volumi, unici per imbarcazioni di queste dimensioni
Baglietto, cantiere specializzato nella costruzione di imbarcazioni plananti in alluminio e megayacht dislocanti e semidislocanti in acciaio e alluminio dai 35 ai 65 metri, ha annunciato la vendita del primo scafo DOM 115, il nuovo modello della linea DOM disegnata da Stefano Vafiadis e presentata solo pochi mesi fa a Fort Lauderdale.
L’entry level della DOM Line, la cui consegna è prevista per il 2025, ripropone gli stilemi che hanno decretato il successo del modello di punta. Caratterizzato da linee senza tempo moderne e accattivanti e da considerevoli volumi, unici per imbarcazioni di queste dimensioni, il DOM 115 utilizza ampie finestrature panoramiche apribili a terrazza per consentire l’ingresso massiccio di luce naturale, mentre le porte del salone del main deck a totale scomparsa offrono sia un armonico senso di spazio unico tra interni ed esterni che una spettacolare vista a 270 gradi.
L’upper deck, interamente vetrato, è apribile su tre lati, la zona di poppa è definita su tre livelli, che gradualmente scendono verso il mare e sui quali trova posto la piscina, e l’alloggio del tender in un garage laterale libera il ponte da ingombri tecnici. Lo yacht presenta inoltre un alto livello di personalizzazione: l’uso dell’acciaio come materiale costruttivo garantisce una maggiore flessibilità rispetto alle tante richieste di customizzazione del layout, oltre a rappresentare un valore aggiunto per quanto riguarda il comfort di imbarcazioni di questa taglia.
“È la seconda vendita in collaborazione con Y.co – commenta Fabio Ermetto, Cco Baglietto – a conferma dell’ottima relazione tra le due società. Siamo particolarmente orgogliosi di questo nuovo progetto che ridefinisce l’organizzazione dello spazio, che nel DOM 115 sempre più perde i suoi confini di utilizzo classico e formale per ritrovarne di nuovi, più aderenti allo stile di vita di un armatore contemporaneo, a contatto con la natura e con il mare”.
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