07 dicembre 2019

“Indossate i giubbotti di salvataggio”. In città e in ufficio zaini e borse per chi cerca sempre il legame con il mare

07 dicembre 2019

La Pelletteria Fusella di Viggiù (Varese) propone una linea di prodotti giovani e originali: uno zaino e una borsa realizzati con il materiale dei salvagenti, con tanto di fischietti e inserti catarifrangenti

La Pelletteria Fusella di Viggiù (Varese) propone una linea di prodotti giovani e originali: uno zaino e una borsa realizzati con il materiale dei salvagenti, con tanto di fischietti e inserti catarifrangenti

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“Indossate i giubbotti di salvataggio”. Non perché stiamo per naufragare, ma per comunicare a tutti, in città e in ufficio, il vostro legame con il mare, con la nautica e unire un elemento tipicamente marinaresco, come un salvagente, con degli accessori di uso quotidiano, come uno zaino o una borsa.

La nuova linea di accessori “Fornoforgetting”, realizzata dalla Pelletteria Fusella, arriva da Viggiù, in provincia di Varese, e vuole portare il mare in città, nella quotidianità di ciascuno. Lo fa ogni giorno, con la gamma di prodotti al 100% realizzati in Italia, del brand Fusella Made in Italy, che è possibile trovare anche sul canale televisivo QVC Italia.

Ora vuole entrare nella quotidianità di chi vive lontano dal mare e di chi, pur abitando sul mare, considera abissale la distanza tra l’ufficio e il suo ormeggio. Per realizzare zaini e borse, la Pelletteria Fusella ha utilizzato lo stesso materiale dei giubbotti di salvataggio. Ma non si è limitata a riproporre il consueto tessuto arancione. Ha inserito anche gli accessori di un salvagente: il fischietto, l’etichetta di omologazione, le cinghie con le fibbie a sgancio rapido e gli inserti catarifrangenti.

Fornoforgetting è un progetto che non punta a creare semplici borse, ma a porre l’accento sulle persone. Un progetto che nasce da un’idea del designer italo-irlandese Meme Rancilio, in collaborazione con la Veleria San Giorgio, che Liguria Nautica vi aveva già presentato in questo servizio.

LA PROVA DI LN

Abbiamo tenuto in mano questi due accessori, così singolari. Li abbiamo utilizzati sia in località di mare, sia lontani dal mare. E la sensazione è stata sempre la stessa. Oltre ad aver incuriosito tantissimo molti dei passanti che incrociavamo per strada, utilizzando borsa e zaino si percepisce il concetto di “Made in Italy”, di cui la famiglia Fusella, con la sua pelletteria, ne è una fiera rappresentante. Cuciture, dettagli e qualità dei materiali non si discutono.

Il fischietto e l’etichetta di omologazione dei salvagenti rendono subito l’idea e permettono anche ai più digiuni di nautica di capire la filosofia del prodotto. Del resto basta aver fatto una crociera per essere entrati in contatto con un giubbotto di salvataggio, quantomeno durante la simulazione di abbandono nave. Poi ci sono gli inserti catarifrangenti, che spostandosi di sera, a piedi o in bicicletta, aumentano la sicurezza di chi indossa lo zaino o la borsa durante il tragitto.

I materiali dei giubbotti di salvataggio (tessuto, cinghie e fibbie in particolare) sono robusti per definizione, quindi il solo impiego di questa tipologia di tessuto è già garanzia di resistenza e rendd gli accessori waterproof. L’idea messa a punto dalla Pelletteria Fusella è geniale. Va oltre al messaggio che ha voluto lanciare, invitando il pubblico a “non dimenticare” il dramma di chi attraversa il mare in cerca di una vita migliore, e ribadendo il concetto di riciclo dei materiali, ormai sempre più diffuso.

L’idea di Meme Rancilio, diventata realtà grazie alla Pelletteria Fusella, è una scelta di stile. Una scelta importante, perché di certo non passerete inosservati con tutto questo arancione. Ma nessuno avrà dei dubbi: la vostra testa e il vostro cuore sono già a bordo di una barca. Ammesso che siano mai sbarcati.

 

Giuseppe Orrù

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