11 luglio 2023

Tutto quello che c’è da sapere sul “SeaDek”, il nuovo calpestio delle moderne imbarcazioni

11 luglio 2023

DN vi svela le tante qualità del prodotto americano sempre più Made in Italy

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5 minuti di lettura

Funzionale, igienico, durevole e bello. Sono solo alcuni degli aggettivi con cui poter descrivere il SeaDek, l’innovativo materiale pensato per i calpestii delle imbarcazioni. Presente sul mercato da quasi 20 anni, ha preso decisamente piede negli ultimi tempi e possiamo affermare con ragionevole certezza che la sua applicazione nel settore nautico è sempre più diffusa e apprezzata. Tuttavia, abbiamo scelto di sciogliere i dubbi dei più scettici, come ad esempio i “teak-addicted”, e spiegare in modo chiaro di cosa si tratti.

Per completezza di informazioni, abbiamo chiesto aiuto ad Alfredo Russo, amministratore e owner di RCR Marine (SeaDek Italia), che non è solo l’importatore esclusivo di SeaDek sul nostro territorio ma anche un affezionato cliente. Parecchi anni fa, infatti, comprò il suo primo rivestimento negli Stati Uniti. Ancora non si parlava di affari, bensì di puro piacere. L’acquisto era destinato ad un gommone di 35 piedi di sua proprietà ma la soddisfazione fu tale da renderlo il precursore di quello che sarebbe diventato il core business della sua azienda.

Dall’idea iniziale alla commercializzazione

RCR Marine, infatti, è nata nel 2017 proprio intorno a questo materiale, il SeaDeck, un materiale EVA (Etilen Vinil Acetato), di fatto una “spugna”, dotata però di una struttura molto particolare che ne accentua le qualità, prima tra tutte la morbidezza, rendendolo perfetto per il settore nautico perché proprio a piedi nudi si apprezza di più. Non è un caso che i venditori SeaDek invitino i clienti a “provare” il loro prodotto! Un prodotto che può essere realizzato in spessori diversi, che vanno da un minimo di 3 a un massimo di 23 mm, aumentando proporzionalmente pregio e comfort, oltre a favorire l’insonorizzazione.

La struttura cellulare è “chiusa”, il che significa che non permette a sostanze esterne di alcun genere di penetrare all’interno. Ne consegue che si asciuga facilmente, non trattiene gli odori e non si macchia. Ecco perché il SeaDek trova un largo utilizzo in molti Paesi del mondo a bordo di imbarcazioni da pesca, dove la facilità di lavaggio è certamente una priorità. E se a ciò aggiungiamo che beneficia di una lavorazione con tecnica di spatolatura antiscivolo, è facile intuire che è pensato per ogni genere di barca.

Un altro punto a favore di questo interessante prodotto è che, oltre ad essere un precorritore tra gli antiscivolo, non ha bisogno di alcuna manutenzione. Il SeaDeck, infatti, si lava con semplici prodotti di pulizia, è decisamente durevole e non richiede i costosi interventi stagionali o periodici che solitamente vengono effettuati a bordo.

Parliamo ora della posa in opera. È interessante sapere che la lavorazione del SeaDek, specialmente quella “tradizionale”, è piuttosto semplice. Questo materiale viene inviato in fogli dall’America (ciascun foglio misura 2×1 metri) e viene abilmente adattato alle coperte e ai calpestii delle barche a cui è destinato. Le lavorazioni sono ad ampio spettro e nella maggior parte dei Paesi in cui il SeaDek si è diffuso gli interventi sono elementari. I fogli vengono tagliati manualmente o fresati con macchine a controllo numerico (CNC, Computerized Numerical Control Machine) per essere modellati su misura.

In Italia RCR Marine ha saputo migliorare questo processo conferendo al SeaDek un elemento di forza in più: l’estetica. Dettaglio non poco importante nel nostro Bel Paese! L’azienda di Triggiano ha infatti spinto la lavorazione della semplice spugna ad un “next level” di accresciuto pregio. Grazie all’impiego di macchine laser che affiancano le abituali frese, la manifattura si raffina, lasciando spazio a personalizzazioni di ogni genere che includono loghi, tagli e trame. Queste si aggiungono a numerose colorazioni e a tagli sempre più precisi, per un prodotto custom adatto anche agli armatori più “demanding”.

SeaDek: funzionale con “quel qualcosa in più”

Se un prodotto innovativo è diventato un prodotto rivoluzionario ed un materiale funzionale è finalmente anche bello, il merito va ampiamente attribuito a SeaDek Italia, che attualmente è il primo fornitore in Europa, con un volume di 5.000 fogli venduti all’anno e una giacenza media in magazzino di circa 1-1.300 unità assortite in colorazioni standard, segno di fiducia nella propria solidità acquisita sul mercato e di una crescente credibilità.

Le capacità imprenditoriali di Alfredo Russo e l’eccellente struttura commerciale di cui si avvale hanno infatti permesso all’azienda di farsi conoscere da tutto il mondo della nautica, sdoganando il prodotto anche su barche più importanti. Il suo primo lavoro, ci ha raccontato lo stesso Russo, è stato effettuato sul suo gommone personale, il più soddisfacente su un ISA Yacht di ben 100 piedi e il più innovativo sul Pirelli 50 V Marine Limited Edition, il maxi rib del momento, un gioiello di 15 metri prodotto dal cantiere Sacs Tecnorib. L’edizione limitata è un’evoluzione del modello di punta della gamma walkaround, voluta da Vincenzo Soria, owner di V Marine, da anni dealer ufficiale in Italia e Corsica.

A bordo del Pirelli 50 sono state realizzate lavorazioni nuove e decisamente fuori dagli schemi ma i risultati ottenuti sono stati del tutto soddisfacenti, come conferma anche l’apprezzamento di rinomati shipyard del calibro di Ferretti, Rio Yachts, Joker e Nuova Jolly Marine, solo per citarne alcuni. E se qualcuno pensa che il SeaDek sia solo un innovativo “pavimento” del settore nautico, sbaglia, perché questo rivoluzionario materiale si sta facendo apprezzare anche in altri ambiti. Molte, ad esempio, sono state le recenti applicazioni nell’edilizia e, più specificatamente, in ambito di piscine e spa: il “Pool and Spa Traction System” è infatti l’ultima proposta in casa SeaDek e sta già raccogliendo consensi.

Questo moderno materiale, tanto bello quanto funzionale, sta facendo molto parlare di sé, infatti, anche e soprattutto in Italia, dove il nuovo stabilimento di 600 metri quadrati, inaugurato da RCR Marine nel gennaio di quest’anno, si prepara a essere la culla dei futuri calpestii delle nostre imbarcazioni.

 

PB

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1 commento

  1. edoardo fortis says:

    Buongiorno, ho una vela dove devo sostituire il teck per circa 22 mq con uno spessore di circa 8 mm, vorrei sapere quanto scotta sotto i piedi al sole, il costo ed i particolari accorgimenti per l’installazione di questo materiale, ringrazio e saluto cordialmente