Summit potenzia il suo 54 Motoryacht con la propulsione Volvo Penta IPS
La nuova dotazione Volvo di Summit, alternativa alla propulsione ad albero, garantisce prestazioni ed efficienza superiori
La nuova dotazione Volvo di Summit, alternativa alla propulsione ad albero, garantisce prestazioni ed efficienza superiori
Il cantiere americano Summit Motoryachts, divisione del Gruppo Kadey-Krogen nata nel 2006 per la realizzazione di yacht a motore da crociera dalle prestazioni elevate, frutto della combinazione tra le capacità costruttive e la cura per i dettagli della casa madre e la sapienza progettuale dell’architetto navale Michael Peters, amplia l’offerta tecnica. I nuovi modelli Summit 54 Motoryacht hanno infatti in dotazione opzionale i sistemi di propulsione Volvo Penta IPS, alternativa maggiormente performante rispetto al tradizionale albero motore.
Attualmente in corso di realizzazione, la prima unità rappresenta il completamento di uno degli obiettivi a lungo termine di Summit. “Già dalla prima imbarcazione del cantiere – conferma Fran Morey, direttore di produzione del Gruppo Kadey-Krogen – avevamo intenzione di proporre, insieme alla tradizionale propulsione ad albero, le unità IPS di Volvo. Oggi siamo in grado di offrire una propulsione superiore, pensata per quegli armatori che tendono sempre all’efficienza e a prestazioni ottimali“.
Il pacchetto motore opzionale dei prossimi Summit 54 Motoryacht è costituito da due motori Volvo Penta IPS 800 da 600 CV, che possono portare la velocità massima fino ad oltre 20 nodi, mentre la dotazione standard continua a prevedere una coppia di motori diesel Cummins QSB 6.7 da 542 CV. Entrambe le soluzioni possono essere controllate con joystick e danno la possibilità di una postazione di guida aggiuntiva nel pozzetto.
Il nuovo Summit 54 con tecnologia IPS prevede un Volvo Glass Cockpit con elettronica Garmin e sistema trim-tab Volvo Interceptor, per una perfetta integrazione tra dati di sistema e motore durante la navigazione. Serbatoio e sala macchine restano uguali, indipendentemente dalla soluzione propulsiva scelta, mentre per mantenere ben distribuito il peso a centro barca il cantiere inserirà martinetti ad hoc lungo l’asse dai motori a poppa ai pod drive.
“L’imbarcazione è stata completamente riprogettata da zero – spiega Fran Morey – per offrire una navigazione ottimale sia tradizionale sia IPS, con modalità di implementazione della potenza secondo processi assolutamente fluidi. Il lavoro del nostro team e di Michael Peters, in collaborazione con Volvo, ha portato alla piena soddisfazione dei requisiti strutturali indispensabili per l’installazione di un sistema IPS, evitando ogni possibile ricaduta negativa sul layout del Summit 54 Motoryacht, così come sul disegno dello scafo o sulla capacità del serbatoio del carburante“. Il cantiere prevede di installare il medesimo pacchetto IPS anche sul modello 54 Coupé, la cui presentazione è attesa per il 2025.
Argomenti: barche a motore, Cantieri Navali, motori marini