05 gennaio 2024

Al via l’Arkéa Ultim Challenge: parte da Brest il primo giro del mondo in solitario per i trimarani Ultim

05 gennaio 2024

Domenica 7 gennaio è partito da Brest (Francia) l’Arkéa Ultim Challenge, il primo giro del mondo in solitaria e senza scalo dedicato ai trimarani giganti Ultim 32/23. Sei gli skipper in gara

Al via l’Arkéa Ultim Challenge: parte da Brest il primo giro del mondo in solitario per i trimarani Ultim

Domenica 7 gennaio è partito da Brest (Francia) l’Arkéa Ultim Challenge, il primo giro del mondo in solitaria e senza scalo dedicato ai trimarani giganti Ultim 32/23. Sei gli skipper in gara

6 minuti di lettura

Il 2024 sarà ricordato nel mondo delle regate oceaniche internazionali come “l’anno dei giri del mondo in solitaria”. A novembre 2024, infatti, partirà la decima edizione della Vendée Globe, durante la quale 40 IMOCA circumnavigheranno il mondo in solitaria e senza scalo, passando per i tre grandi capi: Capo di Buona Speranza, Capo Leuween e Capo Horn. In programma ogni 4 anni, la Vendée Globe rappresenta il summit dei sogni e spesso della carriera di molti navigatori solitari, una sfida sportiva e umana senza paragoni.

Ma quest’anno ci sono altri sei marinai, tutti francesi, che si stanno affrontando sullo stesso percorso ma a bordo dei maxi trimarani Ultim 32/23 di 32 metri, per la prima edizione dell’Arkéa Ultim Challenge, che è partita domenica 7 gennaio da Brest, in Francia. Una sfida prima di tutto contro il tempo per i sei team in gara, visto che meno di due mesi fa alcuni di loro erano ancora in Martinica, dopo aver concluso la Transat Jacques Vabre, vinta da Maxi Banque Populaire XI di Armel Le Cleac’h e Sébastien Josse.

LA GENESI DELLA REGATA

Il primo seme di una regata di questo tipo, il giro del mondo in solitaria per dei multiscafi, iniziò a germogliare già nel 2004, ma bisogna aspettare fino al 2010 per assistere alla creazione della classe Ultim 32/23, in occasione della Route du Rhum di quell’anno. Da allora i dettagli di una corsa di questo tipo hanno cominciato a delinearsi, fino all’annuncio ufficiale a gennaio dell’anno scorso che l’Arkéa Ultim Challenge sarebbe partita nel 2024.

Una sfida e una scommessa sportiva, umana e tecnologica senza precedenti, i cui risultati si sapranno solo al ritorno a Brest. Perché, anche se sono già stati fatti giri del mondo in solitario in multiscafo e senza scali – il record è attualmente detenuto da François Gabart che nel 2017 a bordo di Macif ha circumnavigato il globo in 42 giorni, 16 ore e 40 minuti – non si è mai corso in modalità regata. Una dimensione in cui cambiano molte dinamiche, in primis quella di voler superare i propri concorrenti, andare più veloci di loro, e quindi potenzialmente prendere più rischi.

I SOLITARI IN GARA

Tom Laperche (26 anni) – SVR Lazartigue

Con i suoi 26 anni, Tom Laperche è il più giovane in gara. Originario de la Trinité-sur-Mer, Tom viene da una famiglia appassionata di vela e regate – il padre, dentista, partecipò a quattro Solitaire du Figaro, una Transquadra e una Route du Rhum – e sin da bambino inizia a navigare, con risultati importanti molto presto. La svolta è un incontro con François Gabart e uno stage presso la sua azienda MerConcept, alla fine dei suoi studi in Ingegneria Meccanica. Nel 2021 corre insieme a lui la prima Transat Jacques Vabre arrivando secondo, nel 2022 vince la Solitaire du Figaro e nel 2023 torna in doppio a Gabart, sempre in occasione della Transat Jacques Vabre, che il duo termina in seconda posizione.

Charles Caudrelier (49 anni) – Maxi Edmond de Rothschild

Quando si legge il palmares di questo marinaio, ci si perde nei “numero 1” dei suoi risultati, iniziati nel 1999 con la vittoria in categoria “bizuth” (giovani) della Solitaire du Figaro, considerata una delle palestre più dura delle corse oceaniche. Nel 2011 la svolta, con la prima vittoria alla Volvo Ocean Race su Groupama 4, giro del mondo in equipaggio con scali, un exploit che bissa nel 2017 al comando del team cinese Dongfeng Race. Risale al 2019 l’incontro con i trimarani e le velocità folli, grazie a Franck Cammas e il team di Gitana, con cui inizia a vincere tutte le regate a cui partecipa: Dhream Cup, Fastnet Race, Transat Jacques Vabre, Route du Rhum.

Éric Péron (42 anni) – Ultim Adagio

Quando nel 1989, a otto anni, è sul pontile della Vendée Globe a mollare le cime d’ormeggio di Loic Peyron, Éric inizia a sognare di essere il protagonista un giorno di una sfida così grande. Oggi, sulla linea di partenza dell’Arkéa Ultim Challenge, può dire di star realizzando quel sogno. Adagio, che originariamente nasce come il famoso Geronimo di Olivier De Kersauson, è il famoso Sodebo a bordo del quale Thomas Coville nel 2016 aveva stabilito il record del giro del mondo in solitaria in multiscafo in 49 giorni, tempo poi migliorato da Gabart a 42 giorni. Pur non essendo uno scafo di ultima generazione, senza neanche i foil, Adagio ha il vantaggio di aver già fatto un giro del mondo, quindi è ben rodato.

Anthony Marchand (38 anni) – Actual Ultim 3

Il velista bretone inizia a navigare sugli Optimist da bambino, poi con gli anni comincia la carriera in solitario, partecipando per ben 10 anni, a partire dal 2010, al circuito della Solitaire du Figaro. Nel 2015 corre un’edizione della Volvo Ocean Race con il team spagnolo di Mapfre, poi nel 2019 è a bordo di Prysmian Group accanto a Giancarlo Pedote per la Transat Jacques Vabre. Nel 2021 inizia a conoscere il suo attuale trimarano Actual Ultim 3, grazie all’invito di Yves Le Blevec ad unirsi a lui come co-skipper durante l’edizione di quell’anno della Transat Jacques Vabre. Dal 2023 ne è ufficialmente lo skipper.

Armel Le Cleac’h (46 anni) – Maxi Banque Populaire XI

Armel Le Cleac’h è una delle presenze più solide e longeve del mondo della vela oceanica e il suo sodalizio con il gruppo Banque Populaire dura ormai da 11 anni. Nella sua carriera ha corso su IMOCA, Figaro e maxi trimarani ed ha vinto tanto. Nel 2018 è campione del mondo IMOCA, vince per tre volte la Solitaire du Figaro (2003, 2010 e 2020) ed è il solo velista ad aver fatto tre podi durante tre Vendée Globe (secondo nel 2008-2009 e nel 2012-2013, primo nel 2016-2017), stabilendo anche il record del giro del mondo in monoscafo in 74 giorni, 3 ore, 35 minuti e 46 secondi. Un paio di mesi fa ha vinto la Transat Jacques Vabre a bordo della barca con la quale parteciperà all’Arkéa Ultim Challenge.

Thomas Coville (55 anni) – Sodebo Ultim 3

Thomas Coville è sicuramente quello fra i sei velisti in gara con più esperienza di multiscafi e giri del mondo, avendone al suo attivo ben otto, cinque dei quali a bordo di trimarani. Nel 2016 fu colui ch3e polverizzò l’allora record del giro del mondo in solitaria in multiscafo detenuto da Loic Peyron, migliorandolo di ben 8 giorni e stabilendo il nuovo riferimento a 49 giorni. Ed è forse per questo che, secondo lui, la domanda da fare in questa regata non è tanto “chi vincerà?”, ma piuttosto, “è possibile farla?”. Durante un giro del mondo in monoscafo, infatti, se si fa un errore in navigazione, il rischio maggiore è essere sdraiati sull’acqua, magari farsi male, ma quasi sicuramente continuare la corsa. Sui multiscafi, il rischio maggiore è scuffiare e, potenzialmente, la morte.

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