America's Cup: Team New Zealand vola su Luna Rossa
Superiorità totale dei neozelandesi nel primo match race contro Luna Rossa: 5,23" di distacco e America's Cup a rischio noia
Superiorità totale dei neozelandesi nel primo match race contro Luna Rossa: 5,23" di distacco e America's Cup a rischio noia

Prima di questo match race era però arrivato l’atteso esito della protesta di Luna e New Zealand contro il Race Director Ian Murray: i due sfidanti hanno ragione, Murray non poteva inserire delle modifiche alla stazza nelle Raccomandazioni di Sicurezza, si regata quindi con i timoni originali. Come promesso Luna Rossa è subito scesa in acqua per la sua prima regata, quella in “solitaria” contro Artemis, per poi ripetersi contro New Zealand nel primo match ravvicinato tra due AC 72.
I neozelandesi sono sembrati superiori in tutto: partenza in controllo totale dell’avversario, foiling stabilissimo e veloce, foiling gybe praticamente perfette, velocità medie leggermente superiori e angoli migliori sia di bolina che al lasco rispetto a Luna Rossa. La barca italiana ha mostrato velocità di punta di tutto rispetto, navigando spesso vicinissima ai 40 nodi, ma anche una certa difficoltà a tenere medie elevate sul lungo periodo. Il gap sulle strambate è ancora molto evidente: Luna ha eseguito uno o due foiling gybe ben fatti su tutta la regata. Sia nelle virate che nelle strambate New Zealand riparte molto velocemente ed è roprio in manovra che i kiwi hanno scavato il distacco su Luna Rossa.
La barca italiana guidata dallo skipper Max Sirenza, Chris Draper timoniere e Francesco Bruni tattico, ha un mese di tempo (tanto manca all’inizio della finale della Louis Vuitton Cup) per colmare almeno parte del gap: l’America’s Cup con questi distacchi è ufficialmente a rischio noia.
Mauro Giuffrè
Argomenti: Daily Nautica, vela
