Fibra di carbonio e laminazione “one-step”: ecco come nasce una barca di ICE Yachts
Intervista a Marco Malgara, presidente del cantiere ICE Yachts, specializzato nella costruzione di barche a vela custom e semi-custom
Intervista a Marco Malgara, presidente del cantiere ICE Yachts, specializzato nella costruzione di barche a vela custom e semi-custom
La nautica è un settore in costante evoluzione, in cui la ricerca di materiali leggeri e resistenti ha portato a rivoluzionarie scoperte nella costruzione di imbarcazioni. Lo sa bene ICE Yachts, il cantiere di Salvirola, in provincia di Cremona, che da tanti anni utilizza tecniche e materiali innovativi come la fibra di carbonio, elemento chiave nella realizzazione di scafi e coperte delle barche a vela.
Tra le tecniche adoperate da ICE Yachts spiccano la laminazione di scafo e coperta “one-step”, l’apporto e laminazione delle strutture direttamente in opera, la laminazione interna e chiusura degli anelli strutturali e l’utilizzo di stampi fatti in casa o commissionati ad aziende specializzate.
Laminazione “one-step” e in opera
“Una delle principali caratteristiche della laminazione ‘one-step’ – spiega Marco Malgara, presidente di ICE Yachts – è la possibilità di realizzare sia lo scafo che la coperta in un unico passaggio sottovuoto. Questo significa che gli strati di fibra di carbonio e PVC vengono posizionati e laminati contemporaneamente, riducendo il rischio di delaminazione, garantendo una migliore adesione tra le due parti della barca e contribuendo quindi ad una maggiore solidità complessiva. Tutto ciò semplifica il lavoro e riduce di molto i tempi di costruzione”.
Insieme alla laminazione “one step”, c’è anche un’altra tecnica che nell’ultimo periodo sta prendendo piede e cioè quella della costruzione in opera. Si tratta di un metodo che consente di lavorare all’interno della struttura e non più all’esterno come avveniva in passato.
“La costruzione in opera – sottolinea Malgara – ha rivoluzionato il modo in cui le imbarcazioni vengono costruite ed ICE Yachts è fiera di essere tra i primi a farlo. Questo processo, diversamente dalla tradizionale costruzione fuori opera delle strutture, consente una maggiore precisione ed una perfetta aderenza tra le parti ed offre per questo risultati sorprendentemente migliori in termini di solidità strutturale, riduzione dei pesi e performance”.
Laminazione interna
Altro passaggio chiave della produzione in ICE Yachts, sempre realizzato in opera, è l’unione di scafo e coperta tramite laminazione interna. Gli strati di fibra di carbonio vengono infatti applicati all’interno della barca, creando una connessione strutturale estremamente solida tra le due parti e permettendo una maggiore continuità delle strutture di rinforzo, la cui laminazione prosegue dallo scafo alla coperta creando un anello strutturale che rende l’intera imbarcazione più robusta.
Stampi “in house” ed a controllo numerico
Quando si parla di laminazione di compositi, non si può trascurare l’aspetto degli stampi. “In ICE Yachts – afferma il presidente Malgara – tendiamo a realizzare gli stampi direttamente in casa o, in casi particolari, tramite aziende specializzate in controllo numerico. Questo approccio, abbinato ad una modellazione 3D sempre eseguita dai nostri professionisti, consente una maggiore personalizzazione, perché gli stampi possono essere adattati alle specifiche esigenze dell’imbarcazione. Grazie alla precisione del controllo numerico, è possibile realizzare stampi altamente dettagliati che si adattano perfettamente alle forme desiderate”.
Le tecniche descritte finora aiutano sicuramente nel raggiungimento della mission del cantiere, ovvero quella di posizionarsi ai vertici mondiali per quanto riguarda le imbarcazioni custom e semi-custom di lusso tra i 60 e gli 80 piedi. Al momento ICE Yachts sta lavorando alla produzione di 9 imbarcazioni: il primo esemplare dell’ICE 53 ST, due nuovi esemplari di ICE 66 RS, di ICE 54 e di ICE 70, una nuova unità del famoso ICE 62 e infine un’esclusiva unità di ICE 80.
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