28 November 2025

Inizia la costruzione del nuovo Z36 del cantiere Zuanelli

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La filosofia progettuale che accompagna i tre modelli dello Z36 si fonda sulla “funzionalità” come priorità assoluta

Inizia la costruzione del nuovo Z36 del cantiere Zuanelli

La filosofia progettuale che accompagna i tre modelli dello Z36 si fonda sulla “funzionalità” come priorità assoluta

8 minuti di lettura

Nel cantiere Zuanelli stanno nascendo gli stampi del nuovo Z36, l’innovativa imbarcazione progettata dallo studio Felci Yacht Design. Come da programma saranno terminati per fine dicembre e con il nuovo anno inizierà la costruzione vera e propria della prima unità di questo modello progettato in ogni dettaglio. Capace di raccogliere in sé tutta l’esperienza e la concretezza di due realtà, il cantiere Zuanelli e lo studio Felci Yacht Design, che si sono contraddistinti fino ad oggi per la qualità e la serietà del loro lavoro, lo Z36 nasce con diverse finalità.

La prima è quella di dare l’opportunità ai giovani velisti di avvicinarsi al mondo della vela e della crociera partendo con il piede giusto. Questo desiderio si ritrova soprattutto nella configurazione Sport. In questo allestimento tutte le scelte sono dedicate alla massima funzionalità ed efficienza e nascono dal desiderio di contenere il più possibile i costi di quella che potremmo definire una “entry level“.

La seconda finalità è invece quella di consentire a un velista maturo, che ha voglia di vivere il mare in ogni suo aspetto, di navigare in sicurezza e con prestazioni d’eccellenza. Da qui nasce la configurazione Gran Turismo, nella quale l’estrema funzionalità di tutte le scelte viene, dove possibile, ulteriormente incrementata, ad esempio con l’aggiunta degli winches primari e la possibilità di motorizzarli, e dove si fanno i conti con alcune concessioni di carattere formale e con alcune scelte che hanno delle valenze estetiche importanti come il ponte in teak o i portelli a filo ponte di primissima qualità.

La terza finalità si propone infine di dare una risposta alla crescente richiesta di imbarcazioni dedicate all’esplorazione, pensate per navigazioni d’altura di lunga portata e capaci quindi di garantire lunghe permanenze a bordo. Nasce così la configurazione Explorer, che fin dall’origine del progetto dà una risposta coerente, funzionale ed esteticamente molto interessante alla moltitudine di necessità che un velista “explorer” dovrà fronteggiare, come un’adeguata protezione del pozzetto sia dalle intemperie che dal sole, la possibilità di installare ampie pannellature solari e la facilità di alare il tender senza dover per forza smontare il motore.

Funzionalità sempre e comunque

La filosofia progettuale che accompagna tutti e tre i modelli si fonda sulla “funzionalità” come priorità assoluta. In tutti e tre gli allestimenti, progettisti e tecnici del cantiere sono infatti partiti dalla certezza che, andando per mare, gli aspetti legati alla sicurezza e alla facilità di gestione e manutenzione sono sempre al primo posto per ogni velista, così come il desiderio di navigare velocemente e possibilmente molto più a vela che a motore. È proprio per soddisfare queste esigenze che nasce un prodotto sicuro, facilmente gestibile e ovviamente molto performante a vela.

Per prima cosa lo studio della carena, delle appendici e del piano velico, tre componenti fondamentali per la riuscita di un progetto, che determinano le sue prestazioni e il suo modo di navigare e di affrontare il mare. La carena, caratterizzata da volumi piuttosto ampi grazie ad un baglio massimo importante ma non estremo, dalle linee molto tese e dalla grande stabilità di forma, nasce per offrire, oltre alle prestazioni assolute, anche un elevato comfort nella navigazione a vela. Anche le appendici e il piano velico sono configurate per offrire sempre il massimo controllo e la massima facilità di conduzione.

La pinna, dal pescaggio massimo di 2 metri, offre grande stabilità trasversale e portanza ottimale: è realizzata in acciaio con siluro terminale in piombo e assemblata con un collaudato sistema di piastra di battuta e tiranti sovradimensionati. La timoneria dotata di doppia pala e il piano velico molto flessibile in termini di utilizzo sono poi il pacchetto che offre il meglio durante le lunghe navigazioni. Grazie infatti all’equilibrio generale tra piano velico e appendici, studiato con i più moderni software CFD, e all’efficienza dei timoni a doppia pala, che consentono di mantenere il controllo più facilmente e più a lungo, è possibile affidare l’imbarcazione al pilota automatico durante la maggior parte della navigazione, mantenendo medie elevate.

Lo Z36, realizzato da stampo femmina in infusione di resina epossidica e fibra di vetro con rinforzi localizzati in fibra di carbonio, è quanto di più robusto, duraturo e leggero si possa creare con le tecnologie attuali. Il pannello base dello scafo e della coperta, realizzato in sandwich, offre rigidità e isolamento. Madieri e paramezzali sono realizzati in opera in infusione, così da costituire un rigido monoblocco con lo scafo, evitando l’uso di controstampi, mentre le paratie in sandwich vengono incollate e fascettate direttamente allo scafo e alla coperta.

Lo stesso spirito di massima razionalità e sicurezza è stato applicato al progetto e alla realizzazione dell’impiantistica. Grazie ai volumi interni, ampi e ben ripartiti, si è evitato ogni sovrasfruttamento degli spazi, in modo che le zone dedicate agli impianti siano sempre facilmente accessibili. Questo requisito offre all’armatore la possibilità di accedere con facilità a ogni vano tecnico, migliorando l’intervento e la manutenzione. Grandissima attenzione anche alla scelta delle componenti dell’impiantistica. Anche qui alla base c’è la semplificazione “meno cose, meno potenziali avarie e meno manutenzioni”.

Gli interni

Dal punto di vista architettonico gli interni sono divisi con semplicità e progettati con efficienza ed eleganza. Il mobilio, realizzato con materiali leggeri, è facilmente asportabile per effettuare eventuali manutenzioni o sostituzioni. Nella versione Sport ci sono due cabine, entrambe ampie con doppio letto ciascuna, con un unico bagno di grandi dimensioni e doccia spaziosa. La cucina, collocata a sinistra in posizione tradizionale, è dotata di doppio frigorifero e di molte possibilità di stivaggio. Il tavolo da carteggio è rivolto a poppa e una zona tecnica con quadro elettrico e strumenti di navigazione si trova a centro nave, punto di controllo di tutte le funzioni necessarie per la navigazione e per la gestione dell’impiantistica. A poppa è infine prevista un’ampia zona di stivaggio, con accesso sia dal pozzetto che dal bagno.

L’attrezzatura di coperta, frutto di un processo di ottimizzazione, prevede nella versione Sport 4 winches elettrificabili, due dedicati alle drizze e due alle scotte, posizionati a portata del timoniere. È inoltre previsto il trasto della randa sul fondo del pozzetto e, come optional, è possibile l’aggiunta di due winches primari, per separare le funzioni di gestione della randa e delle vele di prua. Tre sono le vele rollate che si potranno tenere sempre a riva, tutte governabili senza uscire dal pozzetto, da utilizzare in combinata o alternativamente a seconda delle condizioni. Peculiarità di valore che caratterizzano lo spirito di questa nuova proposta sono il tambucio di ingresso principale scorrevole a scomparsa, completamente stagno quando chiuso, e il portello di emergenza, posizionato sullo specchio di poppa e raggiungibile dall’interno.

Altra nota interessante la timoneria con barra centrale, per il piacere di sentire la barca al massimo. È anche disponibile su richiesta una tranquilla versione a doppia ruota. La coperta, nella versione Sport, è verniciata con antiskid, mentre una copertura totale o parziale in teak sintetico o naturale rientra tra le varie possibilità offerte dal cantiere per personalizzare l’imbarcazione. L’albero, appoggiato in coperta, è dotato di paterazzo singolo, fissato al centro della poppa, regolabile da un pistone idraulico a comando manuale. Le sartie a murata distribuiscono invece direttamente il carico al fianco dello scafo e alle strutture interne. Nella versione Sport l’albero è previsto in alluminio ma è possibile, come optional, avere albero e boma in carbonio.

A prua trova spazio un gavone per l’ancora con accesso dall’alto, per dare la possibilità di lavorare sul verricello e sulla catena. L’ancora è appesa al musone di prua in acciaio, integrato nella delfiniera necessaria per murare un gennaker quasi un metro oltre al dritto di prua. Non comune su un 36 piedi anche la cala vele separata, stagna, con accesso dal ponte tramite un portello dedicato. Questa permette di stivare ordinatamente la trinchetta e il code zero rollati quando non sono a riva e crea un’ulteriore zona stagna che separa il centro della barca dall’estrema prua.

La plancia di poppa è apribile manualmente e il garage di poppa è accessibile dal portello stagno situato sul fondo del pozzetto: questo permette di utilizzarlo come ulteriore spazio di stivaggio e garantisce un’area stagna che separa timoni e timoneria dal resto dell’imbarcazione. Tra gli optional è possibile posizionare un robusto roll-bar in acciaio con il trasto della randa incorporato, per avere il pozzetto libero dalla scotta, l’arco di poppa, utilissimo per alare il tender durante gli spostamenti a breve raggio, i pannelli solari o un innovativo tendalino rollabile copri pozzetto.

A prua, a protezione del pozzetto, è allo studio un’innovativa calotta apribile in carbonio e plexiglass, in alternativa al tradizionale dodger in tubo-tela. Nasce come un vero e proprio parabrezza facilmente modulabile a tre livelli, per avere una robusta protezione durante le navigazioni più impegnative ma anche per l’aria diretta durante i periodi di maggior caldo o di vento leggero. Come sempre accade nelle imbarcazioni realizzate dal cantiere Zuanelli, ampio spazio è poi lasciato alle personalizzazioni: l’imbarcazione può infatti essere adattata alle esigenze del cliente modulando tra loro i vari optional prestabiliti sia per gli interni che per gli esterni.

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