19 dicembre 2016

Itinerari kitesurf: Cumbuco e le lagune brasiliane

19 dicembre 2016

Gli Alisei costanti che soffiano tra i 18 e 25 nodi per 10 mesi l'anno rendono questo villaggio di pescatori situato lungo la costa nord-orientale del Brasile un vero paradiso per gli appassionati di kitesurf.

Itinerari kitesurf: Cumbuco e le lagune brasiliane

Gli Alisei costanti che soffiano tra i 18 e 25 nodi per 10 mesi l'anno rendono questo villaggio di pescatori situato lungo la costa nord-orientale del Brasile un vero paradiso per gli appassionati di kitesurf.

5 minuti di lettura

Cumbuco fino a 15 anni fa era solo un piccolo villaggio di pescatori sulla costa Nord-orientale del Brasile che si affaccia sull’oceano Atlantico. Poi la comunità dei kiter si è resa conto che l’Aliseo che qui soffia costante dai 18 ai 25 nodi valeva un viaggio alla scoperta di questi territori e piano piano la località vicina a Fortaleza (25 km) si è traformata in una sorta di “Walt Disney” del mare, colorata, piena di vele e animata di gringos in short e occhiali a specchio.

Clima tropicale e palme da cartolina

Oltre al tesoro dei venti costanti i kiter che scelgono di trascorrere una vacanza a Cumbuco trovano condizioni climatiche a dir poco paradisiache: la temperatura dell’aria si mantiene per tutto l’anno tra i 26 e i 30 gradi e quella dell’oceano si aggira costantemente sui 28-29 gradi, merito della posizione geografica del paese che si trova a soli 3 gradi di latitudine sotto la linea dell’Equatore.

Anche il territorio di Cumbuco esprime fascino e carattere tipici delle località tropicali: una vegetazione incontaminata, ricca di palme di cocco che arrivano a lambire l’oceano si alterna a paesaggi “lunari” dove spiccano maestose dune di sabbia bianca alte fino a 40 metri che ricordano il deserto. Tra l’altro queste dune giganti generano durante il giorno delle brezze termiche piuttosto vigorose che vanno a sommarsi agli Alisei incrementando le statistiche stagionali di vento. Insomma Windfinder qui è completamente inutile.

Le vele più usate: misure 7 e 9

Qual è il periodo migliore per surfare a Cumbuco? In realtà si può andare tutto l’anno, anche se i mesi più ventosi vanno da giugno a marzo con medie di 18-25 nodi. L’intensità del vento aumenta mano a mano che ci si spinge verso Nord lungo la costa. Le misure di vele più utilizzate sono la 7 e la 9 (8 e 10 per coloro che pesano oltre gli 85 chilogrammi), alternate alla 12 (13) nei giorni più tranquilli. Nei mesi restanti il vento è sempre presente, ma diminuisce la sua intensità soffiando con 11-14 nodi di media e non assicura la costanza dell’alta stagione.

Uscite in oceano segnate dalla marea

Cumbuco offre una costa lunga circa 15 chilometri di sabbia fine, generosa anche in larghezza e pressoché priva di ostacoli naturali, scogli o strutture tipo moli frangiflutti, etc. La direzione del vento è costante: un Sud Est sempre side on mure a dritta, quindi con la garanzia che qualsiasi cosa succeda si può tornare a riva senza problemi. Il ciclo della marea che dura circa una settimana, assicura acqua piatta per almeno tre ore al giorno a cominciare dall’alba fino ad arrivare progressivamente alle sunset session.

Quando invece c’è alta marea, l’oceano presenta uno shorebreak di 1-1,5 metri che bisogna superare in entrata, dopodiché si surfa su un chop progressivamente più forte che mette a dura prova i quadricipiti ma è altrettanto adrenalinico sia per coloro che utilizzano tavole twintip che per chi esce col surfino.

Laguna di Tabuba: acqua piatta a prova di principiante

Un’alternativa all’oceano sono le lagune di acqua dolce che insieme alle dune di sabbia caratterizzano il territorio dello Stato del Cearà. A Cumbuco le lagune più grandi sono due e si trovano entrambi a ridosso dell’oceano: la prima è quella di Tabuba che dista circa 6 chilometri verso Nord dal centro cittadino e si raggiunge in 10 minuti con uno dei piccoli bus rossi della Municipal. Navigare in questo specchio d’acqua è elettrizzante e non a caso ci sono decine e decine di rider che cominciano a surfare fin dalle prime ore di luce e smettono solo dopo tramonto.

La magia di Cauipe con le evoluzioni dei pro rider

L’altra laguna di Cumbuco è quella famosa di Cauipe che si trova sottovento al paese a circa 5 chilometri. Si può raggiungere a bordo di un buggy, le tipiche vetture cabriolet chiassose dal motore Volkswagen oppure si può organizzare un downwind via mare con il kite. In questo caso per completare i 6 chilometri al lasco preparatevi ad affrontare molte onde lungo il tragitto che richiede intorno ai 45 minuti. Naturalmente non dimenticate di organizzarvi il ritorno via terra. Siccome la laguna non è poi tanto grande a causa delle scarse piogge ed è molto conosciuta dalla scuole di kitesurf locali è facile che sia affollata, sopratutto durante i fine settimana, quindi attenzione agli incroci.

Gite in buggy, passeggiate a cavallo e massaggi

Per coloro che non praticano il kitesurf o vogliono prendersi semplicemente una pausa dalla routine di session quotidiane, Cumbuco offre una serie di attività collaterali. La più suggestiva è senza dubbio quella di esplorare le dune di sabbia a bordo dei buggy, un’esperienza adrenalinica che non a caso viene proposta ironicamente con la formula passeio com emoçoes.

Non meno coinvolgenti sono le passeggiate a cavallo in spiaggia che possono trasformarsi anche in lunghe escursioni di più ore. Piacevoli anche la gita alle lagune blu, bacini di acqua dolce dai colori quasi fluorescenti dove è possibile prendere lezioni di sup oppure sottoporsi a un bel massaggio total body, per esempio al villaggio Vela Cumbuco. Durante l’alta marea si può infine andare lungo costa a caccia di onde da cavalcare con le tavole da surf.

In conclusione un viaggio a Cumbuco per ogni kiter è un’esperienza da sogno grazie alle condizioni di vento eccezionali, in pratica c’è un ventilatore naturale che non si spegne mai. C’è poi la possibilità di assaporare lo spirito di questo continente, la cordialità della gente e la loro tendenza a vivere la vita in maniera rilassata, elementi che ti conquistano subito e anzi fai fatica a scrollarti di dosso.

David Ingiosi

 

 

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