La barca inaffondabile: ritrovato dopo 10 anni, e 10 mila miglia, il relitto di Hugo Boss
Hugo Boss, naufragata nel 2006, ha attraversato due oceani ed è stata incredibilmente ritrovata
Hugo Boss, naufragata nel 2006, ha attraversato due oceani ed è stata incredibilmente ritrovata
Alex Thomson, bravo ma sfortunato skipper britannico giunto terzo all’ultimo Vendée Globe, è famoso per essere stato vittima di diversi naufragi con i suoi Hugo Boss. Uno fu nel 2006, quando l’inglese stava partecipando alla regata in solitario, a tappe, Velux 5 Oceans. A distanza di 10 anni, quella barca che si credeva affondata è incredibilemente ricomparsa, dopo avere attraversato due oceani.
Quando si trovava a circa 1000 miglia a sudest di Cape Town, la chiglia di Hugo Boss ebbe un cedimento importante che rischiava di metterne a repentaglio la galleggiabilità: Alex Thomson fu costretto ad abbandonare Hugo Boss e venne salvato dal connazionale Mike Golding.
Della barca si persero le tracce e la logica voleva che col passar del tempo fosse andata a fondo. Ma come già altre volte è capitato, come nell’incredibile recupero del Class 40 di Matteo Miceli, questi mezzi possono resistere alla deriva per lungo tempo.
Un gruppo di escursionisti in Kayac ha avvistato sulla costa occidentale della Patagonia, nei pressi del parco nazionale O’Higgins, il relitto di Hugo Boss. La barca ha attraversato l’Oceano Indiano e il Pacifico in dieci anni, coprendo in linea d’aria circa 10 mila miglia, ma probabilmente quelle reali saranno molte di più.
Osservando la foto della partenza della regata, che proponiamo di seguito, e paragonandola con quella in apertura del relitto, si nota a prua la presenza dell’adesivo con il numero che è rimasto integro in tutti questi anni: un’altro dei particolari sorprendenti di questa storia.