La nave scuola Palinuro della Marina Militare apre le porte ai visitatori dell’Ocean Live Park di Genova
Il prestigioso veliero è ormeggiato al Waterfront di Genova in occasione della tappa finale di The Ocean Race
Il prestigioso veliero è ormeggiato al Waterfront di Genova in occasione della tappa finale di The Ocean Race
Siamo saliti a bordo della nave scuola Palinuro, ormeggiata al Waterfront di Levante di Genova in occasione della tappa finale di The Ocean Race, insieme al tenente di vascello Antonello Lorusso, per una visita illustrativa che ci porta indietro nel tempo. La sensazione è quella di respirare profumi di altre epoche, di immergersi in un film di avventura e di rivivere le imprese di coloro che ci hanno preceduto.
LA STORIA
Utilizzata attualmente come nave scuola per Allievi Sottufficiali, la Palinuro fu varata nel 1934, con il nome Commandant Louis Richard, nei cantieri navali di Nantes, in Francia, ed era destinata alla pesca dei merluzzi sui Banchi di Terranova, a nord del Canada.
Venne poi acquistata dalla Marina Militare Italiana nel 1950 per sostituire la nave scuola Cristoforo Colombo, ceduta alla Russia come pegno di guerra. Fu così sottoposta alle modifiche e alle rifiniture estetiche che l’hanno resa il prestigioso veliero che è possibile ammirare oggi. I legni santi, le rifiniture e gli ottoni la hanno, infatti, trasformata in un vero e proprio gioiello del mare.
La nave fu ribattezzata Palinuro in onore del mitico timoniere di Enea nell’Eneide di Virgilio, che si sacrificò per salvare l’equipaggio e portarla in un porto sicuro, ma, visto che “Palinourus” in greco significa vento contrario, venne coniato per il veliero un motto che sfatasse un’eventuale sorte avversa, “Faventibus ventis“, un auspicio ad avere sempre venti favorevoli.
CARATTERISTICHE
La Palinuro è una nave da goletta, essendo dotata di tre alberi più il bompresso, armati con 15 vele che occupano una superficie complessiva di circa 1.000 metri quadrati. Lo scafo è suddiviso in tre ponti e sul cassero, all’estrema poppa, è situata la plancia di comando, nella quale svetta il timone in legno originale che mantiene, nella sua parte interna, l’incisione in ottone del Comandante Louis Richard, approccio scaramantico alla tradizione secondo la quale un’imbarcazione non deve mai cambiare il nome di varo.
A bordo di nave Palinuro l’unica forza motrice è quella delle braccia umane: non vengono, infatti, utilizzati mezzi elettrici ma solamente manuali, in un perfetto spirito di corpo di tutto l’equipaggio, per il raggiungimento dell’obiettivo comune. Il compito delle navi scuola è proprio questo: il senso di appartenenza dell’equipaggio ad una squadra e l’acquisizione delle antiche tradizioni marinare. “La nave è un pezzo di ferro – sottolinea il tenente di vascello Antonello Lorusso – e l’equipaggio è il motore, ma soprattutto il cuore, di questo pezzo di ferro”.
Argomenti: Daily Nautica, shipping