Le regate dei lettori: vincere la Giraglia Rolex Cup con un Hallberg Rassy del 1976
Vincere le regate con una barca di 40 anni? E' ancora possibile, anche alla Giraglia, è quello che è successo a questo Hallberg Rassy nella classe ORC alla prova offshore
Vincere le regate con una barca di 40 anni? E' ancora possibile, anche alla Giraglia, è quello che è successo a questo Hallberg Rassy nella classe ORC alla prova offshore
Riceviamo, e pubblichiamo volentieri, l’entusiasta racconto di un nostro lettore, Umberto Verna, dopo il successo dell’Hallberg Rassy 41 Gianin VI, armato da Pietro Supparo con skipper lo stesso Verna, nella prova offshore della Giraglia Rolex Cup in classe ORC. La Giraglia è una delle super classiche dell’altura in Mediterraneo, non la più importante e prestigiosa, primato che spetta senza alcun dubbio per coefficiente di difficoltà e miglia alla Rolex Middle Sea Race, ma comunque una prova che inizia a essere impegnativa e su un percorso mai banale. Vincerla con una barca da crociera datata, sia pur nella meno difficile classe ORC, è sicuramente una soddisfazione, per questo motivo facciamo i complimenti all’equipaggio e al suo skipper. Di seguito il racconto della loro esperienza.
La cosa che rende più eclatante e importante questa vittoria è che l’imbarcazione della Lega Navale Italiana di Chiavari, il Gianin VI dell’armatore Pietro Supparo, vince questa regata per la seconda volta ed è un ketch (due alberi maestra e mezzana) del 1976 di soli 41 piedi (12 metri). La vince arrivando in tempo reale davanti a barche più grandi, moderne, leggere e famose in condizioni di vento difficili che hanno visto alternarsi brezze leggere a calme totali, condizioni che hanno messo a dura prova sia fisicamente che psicologicamente gli equipaggi durante tre giorni e due notti di navigazione. Un successo ottenuto anche grazie al lavoro svolto da un team di operatori nautici del Tigullio: la veleria North Sail di Carasco, la Yacht performance e la Safety World di Lavagna ma primo fra tutti il team di Franco Casaretto di recente scomparso a cui l’armatore,skipper ed equipaggio dedicano questa vittoria.
Le dichiarazioni dell’allenatore e skipper Umberto Verna:
“Un successo professionale enorme per chi come me fa di lavoro quello di portare persone normali su barche normali a vivere il mare sia in crociera che in regata. Nel 2011 avevamo già vinto questa regata anche grazie a condizioni meteo favorevoli. Il vento ci aveva portati sul gruppo fermo da ore alla Giraglia. Questa volta la regata è stata vinta non solo in mare, grazie ad alcune scelte tattiche e ad una attenta gestione della fatica e dello stress dell’equipaggio che in tante ore di poco vento ha sempre condotto la barca al meglio, ma è stata vinta anche e prima a terra preparando la carena con il team di Franco Casaretto, ristazzando la barca certificando correttamente il proprio handicap di barca pesante e anziana con l’aiuto di Franco Noceti, calibrando gli alberi e l’attrezzatura con l’intervento di Elio Petracchi e soprattutto levando l’avvolgi fiocco, studiando apposta per noi nuove vele con Guido Gavalazzi della North Sail di Carasco.
Ultima difficoltà spettata a me era la scelta dell’equipaggio, il suo allenamento su una barca non ergonomicamente studiata per la regata ma per la sola crociera e con tutte le manovre ai due alberi. Ho optato per 10 persone su tre turni da due ore. Difficile da gestire soprattutto nelle ore di calma e poco vento, ognuno con la sua testa e le sue esperienze veliche. Molta attenzione è stata data alla gestione del sonno, alla idratazione e alimentazione per non arrivare stanchi e deconcentrati alle ultime ore. E’ spesso li che si vincono o si perdono le regate d’altura. Molti hanno soffiato sulle nostre vele e molti ora ci saranno rimasti male perché ha vinto una barca “vecchia, pesante, da crociera” battendo barche moderne, in carbonio, leggere con equipaggi gloriosi….
Nessuno va alla Giraglia Rolex Cup pensando di vincere a maggior ragione noi. Eravamo andati però per fare ancora bene dimostrando che la vittoria del 2011 non era solo un caso. Volevamo fare bene non solo nella lunga ma anche nelle tre regate costiere che precedono la Giraglia ed infatti abbiamo fatto 6° assoluti con un 4° di giornata a riprova che il lavoro fatto da tutto il team del Tigullio è stato fatto bene. Lancio un’ idea: altre barche del Tigullio hanno fatto ottimi piazzamenti e sarebbe bello andare a questi eventi internazionali tutti in squadra promuovendo la Nautica ed il Turismo del Tigullio”.
Argomenti: Daily Nautica
W il Tigullio !!
Bravo Umberto! Bravi tutti!!