Nuova sfida per Matteo Miceli che tenta il “Passaggio a Nord-Ovest” in barca a vela
Partira' ai primi di giugno dalle Hawaii a bordo di Pachamama, barca a vela di 15 metri, e insieme a un equipaggio fidato ed esperto sfidera' i ghiacci del Mar Glaciale Artico
Partira' ai primi di giugno dalle Hawaii a bordo di Pachamama, barca a vela di 15 metri, e insieme a un equipaggio fidato ed esperto sfidera' i ghiacci del Mar Glaciale Artico
Matteo Miceli proverà a compiere un’ impresa simile a quella compiuta da Salvatore Magri nel 2012, con la quale ha fatto ottenere alla sua “Best Explorer” il titolo di prima barca a vela italiana ad aver superato gli insidiosi ghiacci del Mar Glaciale Artico e ad aver percorso la pericolosa rotta definita “Passaggio a Nord-Ovest“.
Dalle isole Aleutine verso lo stretto di Bering passando tra le due isole Diomede, una russa e l’altra americana, fino al Mare di Beaufort perennemente ricoperto dai ghiacci, per poi trovare un passaggio alla Baia di Baffin in Groenlandia e quindi arrivare all’Atlantico: questo il progetto di Miceli, che partira’ ai primi di giugno dalle Hawaii appena avra’ notizie sull’inizio dello scioglimento dei ghiacci nei mari del nord.
Insieme a lui a bordo di Pachamama, una barca a vela in alluminio di 15 metri, ci saranno anche i coniugi svizzeri Dario e Sabine Schwörer, proprietari della barca, e Corinna Massimi, nuotatrice e velista professionista, che avra’ il compito di riprendere e fotografare ogni istante del viaggio in modo da creare un ricco e approfondito documentario di questa incredibile avventura.
Miceli sa’ che la rotta scelta non e’ tra le piu’ semplici ma sembra fiducioso. Durante la presentazione della spedizione che si è svolta a Roma presso l’Associazione Granlasco, infatti, ha commentato: “Grazie all’esperienza e al contributo di Salvatore Magri, abbiamo visto chiaramente come affrontare il ghiaccio e gli iceberg e di come la navigazione sia diversa a quelle latitudini, dove le mappe sono quasi inutili perché molte zone non sono mappate. Sarà una navigazione a vista perché lo spostamento dei ghiacci è così veloce che puoi trovarti dopo due giorni a passare nello stesso punto nel quale eri stato fermato da un muro di ghiaccio”.
Lo scopo dell’impresa, secondo quanto affermato da Miceli sulla sua pagina Facebook, e’ quello di perlustrare un tratto della regione artica ancora in gran parte inesplorato in termini di ricerca e di raccogliere per la prima volta dati di un ecosistema marino estremamente interessante.
Chiara Biffoni
Argomenti: vela