02 novembre 2010

Regata Nazionale 470 a Pesaro: Liguria super!

02 novembre 2010
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Ottima prestazione dei liguri alla Nazionale 470 di Pesaro: vincono Desiderato-Zaoli, terzi Vignone-Ramian. Gli altri "nostrani" tutti magistralmente piazzati.

Ottima prestazione dei liguri alla Nazionale 470 di Pesaro: vincono Desiderato-Zaoli, terzi Vignone-Ramian. Gli altri "nostrani" tutti magistralmente piazzati.

2 minuti di lettura

470_regata_nazionaleI tempi oscuri del 470 ligure, iniziati nel 2007, dopo gli entusiasmanti risultati di alcune compagini “storiche” come Saccheggiani-Cutolo (le esplosive atlete di Atene 2004) e Desiderato-Saettone (Campioni Italiani 2006), stanno volgendo finalmente al termine. Lo testimonia bene la Regata Nazionale svoltasi a Pesaro il 30-31 ottobre, dove la Liguria è stata protagonista, grazie agli equipaggi dello Yacht Club Italiano e dello Yacht Club Sanremo. Genova e Sanremo, i due poli attorno a cui ruota, e ruoterà, il 470 nella nostra regione, con la possibilità di alleanze, nuovi sodalizi e progetti comuni. Con un ocs (on the course side: squalifica per partenza anticipata, ndr), un quarto e tre primi, Giulio Desiderato (YCI), attualmente in coppia con il sanremese Vittorio Zaoli, ha dominato la regata: il lupo perde il pelo, ma non il vizio. E il vizio, in questo caso, è da ricercare nella vittoria, a cui Giulio ci ha spesso abituato. Ottimo il terzo posto di Davide Vignone e Matteo Ramian (YC Sanremo), un duo giovane ma già esperto e capace di militare senza fatica nelle zone alte delle classifiche (2-5-2-3-5 i costantissimi parziali). La quinta posizione dei “due Mattei”, che di cognome fanno Capurro e Puppo (YCI), ha del miracoloso: classe ’92, i due ragazzi sono alle loro prime esperienze. Siamo davanti a due giovani virgulti dalle grandi potenzialità. Allo scalino 8, altri due giovanissimi, Nicolò Briante e Gianmauro Balanzoni, anch’essi in forza allo YCI, e per cui vale lo stesso discorso di Capurro e Puppo. Va detto che gli equipaggi in acqua erano 30, e di alto livello: il 470 non perdona se sbagli una manovra o un bordo. Distacchi millimetrici, errori fatali. I nostri ragazzi hanno dimostrato di star bene psicologicamente (vedi la costanza dei parziali) e fisicamente, considerate le punte di 2o nodi sulle acque pesaresi.

  Quanta carne al fuoco! Ne vedremo delle belle. 

 

Eugenio Ruocco

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