Partita la Vendée Globe: grande emozione sui pontili e a bordo
Il 10 novembre è salpata da Les Sables d’Olonne la Vendée Globe, giro del mondo in solitario, senza scalo né assistenza
Il 10 novembre è salpata da Les Sables d’Olonne la Vendée Globe, giro del mondo in solitario, senza scalo né assistenza
Domenica 10 novembre, sin dalle ultime ore della notte prima dell’alba, i pontili, il lungomare e i balconi delle case a Les Sables d’Olonne (Francia) si riempivano di gente pronta a salutare i 40 velisti e veliste che quel giorno partivano per un’avventura che fa sognare molti, velisti e non: la Vendée Globe.
Uno scenario molto diverso da quello dell’ultima edizione del 2020, corsa in pieno Covid, la cui partenza era stata quasi irreale, tra test medici, mascherine e assembramenti vietati. Quella di quest’anno, invece, è stata una partenza affollata ma “calma”, grazie a un vento leggero da Est che ha lasciato agli skipper il tempo di gustarsi tutto l’affetto e l’energia delle persone venute ad augurare loro “buon vento”.
Contrariamente ad altre edizioni, le prime 48 ore di regata hanno avuto un meteo relativamente maneggevole e clemente, che ha permesso alla flotta di non “perdere pezzi”. Nella mattina di martedì 12 novembre i due terzi degli skipper avevano già passato il potenzialmente imperdonabile golfo di Guascogna, doppiando Capo Finisterre nel nord della Spagna.
È questo una sorta di primo cancello, l’entrata informale nell’oceano Atlantico e nel vivo della regata, già molto interessante dal punto di vista della strategia di corsa. Mentre un gruppetto di testa, guidato sin dall’inizio da Charlie Dalin a bordo di Macif, continua a puntare a sud, quasi paralleli alla costa portoghese, altri cominciano a puntare la prua ad ovest. Nella giornata di mercoledì 13 si prevedono venti oltre i 40 nodi da nord est proprio lungo tutta la costa portoghese, fin quasi alla latitudine di Gibilterra.
La Vendée Globe è una regata intorno al mondo, passando per i tre grandi capi di Buona Speranza (Sud Africa), Leewuin (Australia) e Horn (Sud America), riservata a navigatori e navigatrici che sono soli a bordo, e che non possono fare scalo né chiedere assistenza durante il loro periplo. Un’avventura in cui per decine di giorni si è soli insieme alla propria barca, a bordo della quale si ammira, si teme, si maledice e si ama l’oceano e la natura intorno a sé. Un’esperienza che cambierà nel profondo questi 40 uomini e donne, per cui la Vendée Globe è la realizzazione di anni di lavoro e il sogno di una vita. A rappresentare l’Italia in questa edizione c’è Giancarlo Pedote su Prysmian, alla sua seconda partecipazione.
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