25 settembre 2018

Quando gli interni diventano strutturali: ecco il Neo 350 di Neo Yachts

25 settembre 2018

Liguria Nautica vi svela le caratteristiche del Neo 350

Quando gli interni diventano strutturali: ecco il Neo 350 di Neo Yachts

Liguria Nautica vi svela le caratteristiche del Neo 350

2 minuti di lettura

Cosa succede se nel progetto di una barca a vela si uniscono le menti di un architetto come Giovanni Ceccarelli ed un grande velista come Paolo Semeraro? Una barca in grado di divertire l’amatore ed il velista esperto, semplice da portare, veloce ed emozionante. E’ questa la filosofia di Neo Yacht, cantiere 100% italiano.

In questo progetto la barca a vela incontra la tecnologia di ultima generazione con una novità rivoluzionaria: gli interni sono strutturali. Grazie ai progressi in termini di materiali e tecniche di costruzione, infatti, nel Neo 350 gli interni, costruiti in sandwich, fanno parte della struttura stessa dello scafo e non vengono aggiunti successivamente. I vantaggi sono moltissimi: la struttura è più rigida, aumenta lo spazio a disposizione con un importante guadagno in termini di volumi.

Partendo da poppa, il pozzetto è molto grande con ampio spazio dietro e davanti ai due timoni. In contro-tendenza con i trend attuali, tutte le drizze sono a vista sulla tuga per ragioni di praticità e sicurezza. Andando sottocoperta un’altra novità è la dinette posizionata a prua, che si trasforma in una grande cabina.

A poppa sono poi presenti altre due cabine doppie, mentre tra le cabine di poppa e la dinette è posizionato il bagno e la cucina. Neo 350 è un cruiser senza fronzoli, concepito per andare per mare divertendosi, sia che si navighi per una crociera sia che si vada a regatare. Tutto è incentrato sulla praticità e sulla facilità di conduzione e questo si rispecchia anche negli interni che sono molto semplici, ma curati.

Cosa vuol dire “interni strutturali”?

Gli interni sono strutturali perché sono parte integrante della forma dello scafo, a cui vengono aggiunti successivamente pannelli di chiusura, sempre realizzati internamente al cantiere, che dispone di un area di 1800 mq con un forno in grado di ospitare barche fino a 30 metri. L’idea è quella di ampliare la gamma crescendo con le dimensioni delle barche.

 

Tutte le foto sono di Donato Fasano

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3 commenti

  1. Carlo says:

    La mia barca è del 1992 ed ha gli interni strutturali…

  2. Simone Maggi says:

    Veramente interessante e gradevole la pulizia degli interni

  3. Marco Vincenzo says:

    Finalmente delle idee innovative! Gli interni delle barche attuali sembrano sempre piu’ delle roulottes! Bravi